Venezia e la Lega di Cambrai
i) marchia sìmile alla romana •> (i). Anche uno storico veneziano asserisce che dopo la battaglia di Fornovo (6 luglio 1495), quando già il duca di Orléans era assediato in Novara dalle armi collegato di Lodovico Sforza c dei il duca di Milano, temendo che i suoi alleati, presa Novara, non volessero poi aspirare alla signoria d’ Italia, si rappacificò con Carlo VITI (a). Ma v 1 ha di più. L’ ambasciatore francese Luigi Ebano alla dieta di Augusta del 1 5 10, per impedire che l’imperatore Massimiliano si accordasse colla Repubblica, alle infami calunnie dirette contro i Veneziani, che paragonò ai peggiori tiranni e li disse ricolmi d’ogni vizio, aggiunse anche questo : « Mercanti di sangue uraa» no, traditori della fede cristiana, si sono tacitamente » spartiti il mondo coi Turchi, e già pensano, a gettar » ponti sul Danubio, sul Reno, sulla Senna e sul Tago c » sull 1 Ebro, volendo ridur i 1 Europa in provincia c te» merla soggetta coi loro esèrciti » (3). Lasciando da parte le inverosimili accuse straniere, anche il sospetto italiano era maggiore della causa, da cui moveva. Sebbene la Repubblica di Venezia avesse tratto profitto da tutti gli svariati eventi, che seguirono dopo la discesa di Carlo Vili in Italia, per allargare -il suo stato di terraferma, però non si poteva imputarle un disegno concreto e maturato di vera e propria conquista e d 1 impero sopra 1’ Italia, come, per esempio, a
(1) Discorsi sopra la prima Deca. L. lil,£ap. XXXI. (2) Gio. Nicolo Doccioni. Compendio historico universale, P. IV, pag. 435, Venezia, Damian Zenaro, 1594. (3) Il brano dell’orazione è citato dal Fulin, Dell attitudine di Venepia dinanzi ai grandi viaggi marittimi del secolo X V. (Atti del R. Ist. Ven., 1. VII, s. V, pag. 1470), e dal Cantò, Storia degl Italiani, Torino, 1856, voi. V, pag. 113-14. L’orazione compieta tu pubblicata per la prima volta nella .Li rerum Venetarum Petri Justiniani. Appendix, Argentorati, 161 1, Zetzenerus, pagg. 9-15.
6
Nuovo Archivio Veneto