Bibliografia Vichiana I

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COLERIDGE - PRATI - ORLOFF

sedazione britannica. E Roberto Aris Wilhnott, che riferisce diffusamente i discorsi tenuti dal Coleridge in casa del Thirlvvall, ricorda che argomenti precipui delle loro discussioni furono Omero, Erodoto, Tucidide. Probabile, dunque, che si facesse più volte il nome del Nostro, specie a proposito dell’articolo del Kendrick e delFallora pubblicata traduzione della Discoverta del vero Omero dovuta al Nelson Coleridge (v. sopra p. 55). Per ultimo, le Confessioris of an Inquiring Spirit, nelle quali considera la Bibbia come libro da leggere prima e a preferenza di qualunque altro e traccia l’indirizzo che gli uomini di Broad Church avrebbero dovuto seguire nella critica biblica, fu composto dal Coleridge press’a poco al tempo in cui andava leggendo la Scienza nuova, e teneva ad applicare qua e là alla Bibbia e alla religione ebraica i principi adottati dal Nostro nello studiare le letterature e le religioni dei popoli gentili. Per ragguagli più minuti vedere due scritti di M. H. Fisch, qui riassunti e coordinati : The Coleridges, dr. Prati and Vico, nella Modera philology, volume XLI, n° 2, novembre 1943, pp. 111-122, e la citata introduzione alla traduzione inglese dell’ Autobiografia, pp. 88-85. Nel primo il Fisch rimanda via via a queste fonti, restate purtroppo inaccessibili a chi scrive : H. Grabb Robinson, On books and their writers, edizione Earth Morley (1938), I, 320 ; S. Taylor Coleridge, Letters (1895), 11, 744 ; Lo stesso, Unpublished letters, edizione E. L. Griggs (1932), 11, 362, 373, 451 sgg. ; Lo stesso, The talker, edizione Armour e Hewes (1940), pp. 180 sgg., 336 sgg. ; E. Nelson Coleridge, Specimens of thè table talke of Samuel Taylor-Coleridge, ediz. Morley (Londra, 1884), p. 81 ; R. Aris Willmott, Conversations as Cambridge (London, 1836), pp. 1-36. Quanto poi al Prati, cfr., tra 1’ altro, « Note autobiografiche del cospiratore trentino Gioacchino Prati, con annotazioni e commenti di Pietro Pedrotti sulla base di documenti inediti di archivio » (Rovereto, 1926), e Carteggio del cospiratore trentino Gioacchino Prati con Antonio Rosmini {Archivio veneto-trentino, VI, 1924, pp. 221-62).

IV IN RUSSIA

«In Russia » per modo di dire, ossia non perché sin da allora la Scienza nuova fosse nota in terra moscovita, bensì soltanto perché russo era il conte Gregorio Vladimiro Orloff (1777-1826), padre putativo dei « Mémoires historiques, politiques et littéraires sur le Royaume de Naples, publiés avec -des