Bibliografia Vichiana II

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ARNOLD - ANONIMO

A) Gli domini di Broad Church 1. T. Arnold. Il filologo, pedagogista e scrittore politico Tommaso Arnold da Cowes (1795-1842) dava fuori nel 1830 la sua reputata traduzione inglese di Tucidide, in appendice alla quale faceva apparire per la prima volta il saggio famoso The social progress of States : analisi quanto mai perfetta del movimento sociale inglese alla vigilia del Reform Bill. Tesi fondamentale di codesto saggio è la teoria vichiana secondo la quale, al pari degl’individui, gli Stati sono soggetti a cangiamenti che si svolgono secondo norme costanti o, come diceva il Nostro, secondo un corso uniforme, talune tappe del quale sono contrassegnate da crisi più o meno rivoluzionarie. Accade, per tal modo, che un partito, il quale in un periodo più remoto è considerato democratico, divenga, in tempi più recenti, a causa della tendenza della società verso forme sempre più liberali, antidemocratico. E poiché il prevalere della ricchezza è un principio ben più democratico del prevalere della nobiltà, e il prevalere delle masse lavoratrici un principio ben più democratico del prevalere della ricchezza, accade altresì, e sovente attraverso lotte cruente, che dall’aristocrazia si passi alla plutocrazia e dalla plutocrazia alla democrazia. Non è il caso di notare nel singolo le derivazioni di codeste massime dalla Scienza nuova (della quale l’Arnold conosce solamente la redazione del 1725). È da osservare piuttosto che non mai la filiazione da questa si tocca con mano come quando l’Arnold, nel discorrere delle monarchie dei tempi omerici, le asserisce fondate sulla supremazia della nobiltà e, pertanto, simili alle monarchie feudali del medioevo ; monarchie, cioè, essenzialmente aristocratiche e nelle quali il distacco tra gli eroi o signori e i plebei ovvero homines ha carattere molto più netto e spiccato che non l’elevazione del re disopra ai suoi nobili. Per altro, non è da credere che l’autore non confessi onestamente i suoi debiti verso il Nostro. Al contrario, egli scrive che « la supremazia goduta dalla nobiltà di nascita negli stadi primitivi della società è stata rintracciata in diversi paesi, e i suoi fenomeni sono stati indagati nel modo più felice da Giovan Battista Vico nei Principi di scienza nuova : opera deturpata, sì, da alcune stravaganze e stranezze, ma che, nella sua sostanza, è così convincente che la scarsa celebrità raggiunta da essa fuori d’ltalia è uno dei fenomeni più notevoli della storia letteraria » 2. Un anonimo, E. Kart Milman, G. Kenrick. Col titolo Vico ’s « New Science » and thè ancient wisdom of thè italians un anonimo pubblicava nella Foreign review del 1830 (volume V, pp. 380-91) un articolo divulgativo sulle dottrine vichiane. Si diffondeva principalmente sui punti nei quali il Nostro anticipa vedute del Wolf e del Niebuhr, non senza porre in rilievo (e attingendo in ciò sicuramente al Capei) che in certe