Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

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Libro VI. Dal 1891 al 1900.

Non è da passare sotto silenzio un genere di sacri discorsi, coltivato in questo tempo con maggior diligenza del solito, perchè n’era più che mai cresciuto il bisogno: l’insegnamento della dottrina cristiana. Oltre al catechismo al popolo, introdotto a Modena e a Mantova, e che si seguitò a fare a Bergamo, oltre al catechismo ai fanciulli, fatto in molti luoghi, furono fondate le così dette Scuole di Religione per la gioventù studiosa. I Padri ne apersero in Modena, in Brescia, in Milano, e, forse con maggior frutto che in ogni altro luogo, in Mantova. La scuola di religione di Mantova ebbe origine in questa maniera. Il buon P. Marco Mesini, già missionario in America, allora vecchio e presso al fine della sua vita, considerando la grande ignoranza delle verità di nostra santa fede in alcuni fanciulli che frequentavano la nostra chiesa e la sagrestia, prese a raccoglierli intorno a sè, e istruirli; se ne aggiunsero altri, e, un po’ alla volta, ne mise insieme un discreto numero. Così fece, per così dire, un primo passo verso la fondazione della Scuola di religione che avvenne nel 1898 per opera d’ un altro Padre. Avvedendosi poi il detto P. Masini che faticava invano, se alla sua opera non si univa quella dei genitori, e massime delle madri, pensò che assai gioverebbe istituire la congregazione delle madri cristiane. Così sorse anche questa congregazione e prosperò quasi insieme con la scuola di religione. Quest’ultima, dovette sostenere in que’ principi una grande guerra; ma con l’aiuto di Dio, appoggiati com’eravamo potentemente dal Vescovo, le difficoltà, almeno le più grandi, caddero, il numero dei giovani crebbe mirabilmente, e non meno del numero, il frutto. 6. In questo tempo si moltiplicarono in modo consolante i ritiri mensili del clero. È una utilissima pratica dei sacerdoti di ritirarsi ogni mese un giorno per attendere in silenzio all’ anima propria, ascoltar due o tre discorsi (per lo più su alcuno dei novissimi e sui doveri dei sacerdoti) e fare una buona confessione. 1 nostri Padri furono frequentissime volte invitati a tenere i discorsi e dirigere questi ritiri; e spesso ebbero anche il merito d’averli introdotti. Nei seminari si lavorò assai, insegnando, predicando e ascoltando confessioni : sebbene non avessimo più, come negli anni precedenti, tanti Padri con abitazione stabile in essi. Ma questo avvenne per disposizione de’ nostri superiori, i quali giudicavano che, ove circostanze straordinarie non persuadano