Genti d'arme della Repubblica di Venezia

98

Più in alto ascese il di lui figlio Giovanni Ferdinando, anzi è per merito di costui che i Porcia poterono unire al titolo di conte anche quello di principi del sacro romano impero. Nato a Venezia nel 1 (505 od educato alla corte di Vienna, il conte Giovanni Ferdinando entrò per tempo nella carriera diplomatica, sostenendo cospicue cariche, come quella di ambasciatore in Venezia e di governatore della Cari ozia. Nominato maggiordomo dell’arciduca Leopoldo, quando alla morte di Ferdinando Ili questi salì al trono imperiale, lo volle come ministro, anzi presidente del suo consiglio privato ('). Di questo personaggio, anche perchè non servì il suo principe naturale, dagli storici italiani o per ispirito di parte dai tedeschi ben poco s’è scritto o non s’è messa in piena luce tutta la sua importanza. I più ricordano in lui solo il precettore delFarciduca Leopoldo; ma il suo vero merito sta nell’opera prestata come ministro per ben otto anni a far tempo dal 1657. Di qui incomincia la parte notevole del conte Poreia, che, segretario d’un regnante debole e di corte vedute politiche, in momenti difficili e quando l’Europa era sconvolta dalla guerra, concorre a mantenere la libertà alla Polonia, la quiete all’Ungheria, agli stati

memorie autobiografiche non prive d’interesse intorno alla giovinezza dì Giovanni Sforza. TJu secolo o mezzo circa più tardi troviamo la carica di capitano di Gorizia coperta da un altro Porcia, il co. Alfonso Antonio (f 1804). (*) BìcoK-Widmanstettmb : TJber Archi ve in Kamton, op. cit.