Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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guerra del 1509, meriterebbe uno studio particolare per le sue opere letterarie. Celebre umanista, lodato in Germania forse più di quello che sia da noi conosciuto f 1), oltre che un copioso epistolario, ci lasciò un libro, «De re militari », tenuto in pregio grande ai suoi tempi ( 2 ), un trattato sulla caccia e sull’ uccellagione «De venatione et aucupatione » ( B ), ed altre opere in latino ricercatissime, fra cui « De Reipublicae Venetae administratione »( 4 ), «De bello germanico Venetorum cum Massimiliano » ed uno scritto pedagogico dal titolo: « De generosa liberorum educatione» (°). Nato nel 1485, il conte Giacomo trasse i suoi ultimi anni e cioè fino al 1588, nel castello di Porcia, sempre dilettandosi di letteratura della quale era appassionato cultore, chiamando intorno a sè ed ospitando signorilmente non pochi scrittori e dotti uomini del tempo, fra cui Antonio Filer mo oratore e poeta e quel

(!) T) kg-ani : I partiti in Friuli , op. eit. (2) Vedasi : Liruti o Manzano in Letterati e artisti friulani. Op. cit. ( 8 ) Noll’arohivio dei conti Giuseppe c Pirro conservasi in codice cartaceo una copia di quest’opera ms. clic i! D.r .Toppi dava corno perduta. Vedasi : .Torri V.: Jacopo di Forni a. - Nozze Sellenati-Porcia. Dorotti, 1887 - Erra poi il D.r doppi quando dice, a pag. G di detto lavoro, che il ramo del conte Jacopo è estinto, giacché l’attuale fiorente linea di Muzio discende direttamente da osso. ( 4 ) Fu scatunt : Letteratura veneziana, pag. 325. ( 5 ) Manzano : Op. cit. pag. 165. Di quest’operetta nell’archivio suddetto trovasi un prezioso incunabulo (Treviso. 1492 por Gherardo di Fiandra). Precedono alcuni versi in latino di Giambattista Cranio e segue una lettera del D.r Fr. Negri.