Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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alle relazioni del conte di Poreia col vescovo di Trento, avanza l’ipotesi che la parentela dell 1 illustre famiglia Collalto abbia fornito Tadito alle medesime. Senza nulla detrarre a tale asserzione, aggiungeremo non essere improbabile che anche il cardinale della Torre, vescovo di Ceneda ed intimo dei Poreia e Brugnerà, abbia influito nello stabilire fra il Madruccio ed il conte Silvio una corrente dì viva simpatia, che non verrà meno neanche nel tempo in cui quest’ultimo sarà costretto ad allontanarsi da Trento e ridursi in patria per curare un 1 infermità che aveva contratta at servizio. « Amandovi « cóme facciamo, gli scrive il Madruccio, vi esortiamo ad «attender con ogni cura e diligenza a ben rassanarvi, «che questo è il più grato servi do no possiate fare..., «Saria stato a proposito che foste stato a questa ses«sione qua, ma poiché Tintinnita vostra vi ritiene, « non è però che ve ne pigliate fastidio, perché li logotc« nenti vostri faranno il debito loro et sodisferanno al« T honor vostro » ( l ). E non pure il Cardinal di Trento, ma altri vescovi del grande consesso si affliggono del male che tiene il conte di Poreia lontano e ciò spiega T entusiasmo che egli, ancor giovane, aveva saputo in tutti destare. Uno fra Taltro scrive: «Et veda in che voglio servirla da «queste bande et pensi che dopo che barò sparso il «sangue et la vita per qualsia suo bisogno, non mi para

f 1) Ms. nell’ archivio doi conti Giuseppe o Pirro di Porcia. Vedasi anche Decani, « Pagine friulane » - Anno XIV, n. 0.