Genti d'arme della Repubblica di Venezia

131

rato nelle sue azioni, cristiano sen//esser bigotto, buon padre di famiglia, patrìotta fervente c valoroso soldato, tale pare a noi il conte di Porcia, se tuttavia in queste poche pagine ci è dato di presentare di lui un ritratto non molto lontano dal vero. P ben vseppe la serenissima ricompensare i meriti del conte di Porcia, polche oltre a conservargli /ufficio di governatore nelle piazze più importanti del suo territorio, nel 1589 gli conferiva la condotta d’una banda di genti d’arme (*) e motivava il decreto con queste lusinghiere parole: « Concorrendo nella persona del magnifico conte Silvio di Portia appresso il merito della sua famiglia devotissima e fidelissima al Stato nostro, il molto valore et esperienza con li utilissimi et honoratissimi serviti] da lui prestati in tutte le occasioni nelle quali s’ ò adoperato, che sono state molte et importanti et specialmente nell’ultima guerra passata, et dovendosi secondo il buon istituto della Signoria nostra riconoscer con alcun segno di honore et di gratitudine le molte fatiche et valorose attieni sue in quest’occasione della condotta d’uomeni d’arme vacata per la morte del Magnifico D.no Pio Enea Obizzi Tandem parte che il Magnifico conte Silvio suddetto sia creato conduttier no-

(!) Ad una condotta di uomini d’arme il conte Silvio aveva aspirato fino dal 1568. Vedasi in proposito il doc. n. 4. ( 2 ) Doc. n. 5, Gli Obi zzi provenienti da Lucca si stabilirono in Padova con Antonio, che sposò Negra do’ Negri nel 1422. Una sua nipote figlia del figlio Ludovico, sposò il conte Antonio di Beaehino Porcia (linea di sotto). Un suo pronipote Pio Enea I di Ga-