Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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trasformazione delle genti cT arme veniva rimandata spesso senza nulla concludere ('). Si pensò tuttavìa (1608) a provvedere la banda generale, eli’ora già stata sotto il governo dello Sforza Pallavicino, di un capo, scegliendolo nella persona del conte Odorino Capra. Questa nomina dette luogo ben presto a questioni di precedenza fra i condottieri, i quali mal sopportando ordini dagli stessi capi dtdle altre milizie, sdegnavano addirittura le ingerenze dei loro colleglli ( 2 ). A por termine alla contesa intervenne nel 1610 lo stesso senato, disponendo che il conte Odorino Capra, a compagnie riunite, dovesse stare a capo naturalmente di quella del principe, cui era assegnato il primo posto; ma che, a bande separate, non avesse alcuna precedenza sopra gli altri condottieri ; facesse marcare i cavalli medesimamente e nominasse l’alfiere con Vobbligo di portare il stendardo rosso con il San Marco d'oro senz’altra insegna ( 3 ). Il governo della repubblica usava, come già abbiamo notato, grande delicatezza coi condottieri di genti d’arme e non esitava talvolta a seguirli per le suddette questioni di precedenza anche nelle relazioni coi congiunti, fissando all’uopo norme speciali ( 4 ). Questi capi di bande d’anni non intendevano di

( 1 ) Vedasi il doo. n. 26. ( 2 ) Vedasi il eap. Ili pag. 41. ( 3 ) Ardi, di St. in Venezia - Senato Secreta, reg. 100, c. 127. ( 4 ) Parte delli conti di Portia in materia di precedenza tra loro. 15915, die XIII 0 angusti « Essendo a proposito che per ovviare a molti inconvenienti che possono succedere nella giurisditione di Portia, nelle difficoltà che