Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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al parere dei capi da guerra ed ai consigli dei nobili Gerolamo Giustinian, Francesco Contarini, Francesco Frizzo, Gerolamo Corner e Leonardo Moro, stabilì elle il provvedilo! 1 generale fra tutti gli uomini d’arme in essere ne scegliesse cento, i quali dovessero sottostare al comando del governatore della banda grande c servir ancora con « le lanze, con li ordini, privilegi et oblighì medesimi et con quelli di più che per vantaggiare maggiormente questa militia nobile fosse stimato opportuno» (*). In un altro decreto, che si legge sotto la data già riferita ( 2 ), viene deliberato definitivamente che le genti d’arme debbano riformarsi e ridursi ad uso di corazze. Si commette pertanto ai provveditor generale che prendendo occasione dal pagamento di detta milizia «debba regolare et raffinare le bande degli huomeni d’arme da tutti gli inutili et insufficienti; facendo una sciolta et descriptione particolare di quelli che in ciascheduna di esse bande ritroverà buoni et sufficienti per attitudine, per inclinatione, età et altri requisiti necessari, così nel soldato come nella qualità del cavallo, a dover servire la Signoria nostra senza le lancio, con arme ad uso di corazza, con un solo cavallo et con assignamento in tempo di quiete de ducati sette al mese, valuta corrente, et de lire settanta pur valuta corrente, oltre li ordini della banca, mentre staranno

(!) Ardi, di Stato in Venezia - Senato Secreta, r. 120, o. 243 t . ( 2 ) Id. id. r. 120, c. 246.