Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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Nel 1618 gli moriva il padre, rnentr’egli non toccava ancora 1’ undecimo anno di età. Ma il doge Antonio Friuli, cui erano noti i meriti della famiglia Porcia, decretò che «la banda d'uomini d'arme, vacata per la morte del conte Fulvio, passasse al figlio conte Ottavio di Porcia ( 1 ), non volendo lasciare di trasmettere questo testimonio d'onore e di grado in cui sì teneva questa degnissima casa». Però trovandosi Ottavio in età di anni dieci, stabilì elio fin al tempo in cui potesse reggere la banda, e supplire al carico , vi assistesse col titolo di governatore il conto Morando suo zio, «potendosi, aggiungeva, da soggetto di sangue sì. onorato e benemerito prometter la continuazione d’ogni più degno e util servizio »( a ). A comprender questa chiusa della ducale, converrà notare clic anche il conte Morando, fratello di Fulvio, al primo avviso dei moti in Friuli del 1615 , s'ora recato ad offrire il suo braccio « aWillustrissimo luogotenente et poi aW eccellentissimo generai in campo et a Palma » ( :i ). Per poco tempo tuttavia resse costui la carica di governatore e cioè fino al 1620, anno della sua morte, dopo la quale la banda di genti d'arme, com'era stabilito, passò al nipote. Senonchè al condottiero Enrico Ottavio 1, quantun-

(*) Vedasi la ducale Friuli 1618, 15 settembre, al documento n. 53. ( 2 ) Idem. ( 3 ) Regesti et arbore del 1 1 signori conti di Fortia del colonnello di sopra che hanno servito in diversi tempi sua Serenità, Stampato, nell’ areh. dei conti Giuseppe o Firro di Torcia,