Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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conte Federico ('). Poco dopo Ja morte del padre Enrico Ottavio li sposava in Porcia (15 aprile 171.2) Marina di Colloredo, che usciva da quella casa cui era legata da vincoli di parentela la di lui madre Laura di Maniago, nipote, come abbiamo veduto, ex savore del Cardinal Colloredo. Dalla contessa Marina Enrico Ottavio 11 ebbe quattro tigli e cioè Fulvio, ohe fu monaco cassinese sotto il nome di Reginaldo, Carlo frate so musco, Leandro e Giuseppe ch’ebbero uno dopo Paltro la condotta di genti d’arme dalla repubblica. Enrico Ottavio II morì in Porcia nel 1786 dopo breve corso di male ( 2 ). * * * L’unico figlio di Enrico Ottavio 11, che alla morte del padre avrebbe potuto ottenere la condotta di genti d’arme, era Leandro, ma ancor fanciullo, essendo nato il 24 febbraio 1780. Il doge Pisani pertanto, con decreto 5 luglio 1786, concedeva la banda di genti d’arme al conte Giovanni Artico ( 3 ), fratello di Enrico Ot-

f 1) Per il corso d’anni 58 circa (cioò fino al 17H4} continuò senza alterazione raccordo, quando ridotto in grado di debolezza, avvilimento o miserabili fortune il conte Federico ultimo della linea, Enrico Ottavio arbitrariamente andò ad invadere la possessione. Memorie mas. nell’archivio dei conti Giuseppe e Pirro di Porcia. ( 2 ) Vita di Giovanni Artico di Porcia. Pag. xn. Ceneda, Cannarli, 1770. ( 3 ) Doc. n. 66.