Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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pubblicò negli anni 1721 e 1722 intitolate la Medea e il Sviano, quest’ultima dedicata all’ imperatore Carlo VI, che gli meritarono applausi sinceri o la fama di dotto scrittore ( l ). Sappiamo per certo essere stato il conte Giovanni Artico di Porcia in relazione coi migliori ingegni del suo tempo, vale a dire con Giambattista Vico, col Muratori, Maifei, Zeno ed altri ancora. In un libro pubblicato dal Solerti, si legge una bella e interessantissima autobiografìa di Ludovico Antonio Muratori indirizzata al conte Porcia ( 2 ). Perchè è di Giovanni Artico appunto la proposta fatta nel 1728 alle più eletto intelligenze italiane, di raccogliere le loro biografie, preponendovi ad esempio quella di Giambattista Vico. Nei cenni autobiografici di questo grande filosofo si fa menzione del progetto esposto ai letterati d’ Italia più notevoli da parte del Porcia, si riporta una sua lettera a proposito della stampa doli’ ammirabile opera « Principi d'ima scienza

f 1) Noi tomo XXXIV del Giornale dei Letterali di quell’ epoca il conto Giovanni Artico di Porcia o Broglierà è chiamato dotto scrittore o lo suo tragedie molto applaudito. Timoroso di pubblicità, non mostrava i suoi lavori poetici olio a pochi o fedeli amici. Una dama però Io spinse a stampare la sua Medea (1721) o il meritato elogio di questa lo incoraggiò noi 1722 a rendere di pubblica ragione anche il Sciano che dedicò all’imperatore Callo VI. Avrebbe osso lasciato molti componimenti manoscritti presso i di lui credi, se prima di morire, la cagione non sì conosce, non li avesse tutti lacerati ed arsi. Vedasi : Litujti - Notizie delle vite ed opere scritte dai letterati del Frinii. Tomo IV. Supplemento pag. 481 o 182. Venezia, Alvisopoli, 1830. ( 2 ) Autobiografìe e note dei maggiori scrittori italiani fino al secolo XVIII raccolte od annotate da Angelo Solehti. - Albrighi e Segati - Milano, 1903.