Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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modato da frequente deliquio di stomaco , lasciò nel giugno I 743 l’avito castello per trasferirsi a Tamai, luogo posto a breve distanza, in cui sperava trovare qualche campestre so lazzo if) e dove morì alcuni giorni dopo (29 giugno) in età di circa sessantanni e fu sepolto nella chiesa di Santa Margherita nell'arca di sua casa. * * * il conte Leandro Porcia alla morte dello zio contava appena tredici anni, tuttavia presentò una supplica e relativo memoriale al senato veneto per implorare la continuazione della condotta. E la signorìa, con la parte 12 settembre 1743 in pregadi {“), intese le informazioni del savio alla scrittura «riconfermava verso di esso gli atti d’aggradimento e munificenza con che riguardava quella degnissima famiglia, concedendo la condotta di genti d’ arme con tutti gli oneri e proventi al conte Leandro, affinchè restasse vie più animato a distinguere la propria fede al servizio della repubblica». Leandro di Porcia tenne per 36 anni la condotta, divenuta solo un ornamento e quindi con preoccupazioni minime per il pubblico servizio, ma con qualche noia causatagli dal fratello conte Giuseppe un po’ strano, per quanto ci vien fatto di rilevare dai documenti, che disvuoi ciò clic vuole e del quale parleremo a suo luogo. Noi 1774 e veramente un po’ innanzi con l’età,

(!) Vita di Giovanni Artico di Porcia. Op. oit. ( 2 ) Documento n. 67,