Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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equivale poi sempre a corazze, che si erano mantenute per rappresentanza eli servizio pubblico o di staffetta ( l ). Ben furono conservati però ai condottieri, al governatore della banda grande ed al celiatemi generale, per disposizione della parte 1° agosto dell'anno surriferito, lo stipendio, i titoli e le prerogative inerenti a quelle nobili e antiche soldatesche ( 2 ). Dei nove condottieri Porcia e Brugnera, di cui abbiamo recato alcuni cenni storici, Silvio, Fulvio I, Enrico Ottavio I, Fulvio 11 ed Enrico Ottavio II soltanto si trovarono al comando effettivo di compagnie di cavalleria, fossero queste genti d’arme o corazze; gli altri quattro e cioè Giovanni Artico, Leandro, Giuseppe e Leandro Maria, non portarono che il titolo onorifico di condottieri d'uomini d'arme. E ciò che si dice dei Porcia e Brugnera, si potrebbe ripetere per altri personaggi appartenenti a famiglie nobili di terraferma, nelle quali, fin dai più bei tempi della repubblica, era entrato il fregio della banda di genti d’arme; come ad esempio per gli Avogadro, i Brandolin, i Martinengo, i Pompei, i Porto e via seguitando. Sorte all’epoca dei condottieri di ventura, queste milizie raggiunsero il massimo del loro sviluppo, almeno per Venezia, nei secoli XV e XVI, poi decaddero

(!) Senato Militar, r. 28 - Tasse per le genti d’arme ed alloggi per la cavalleria (1782) vigenti. ( 2 ) Così noi bilanci degli anni 1736-1765. Spese por condottieri di genti d’arme. - Cfr. Documenti finanziari della Repubblica di Venezia , op. cit.