Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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all ? ultimo ( l ). Quando nei primi anni del secolo XVI vediamo la repubblica badare che le compagnie di genti d’arme fossero costituite da elementi nazionali e cassare alcune bande « tute do xmie forestiero et inutile: dello quali in ninna occurrentia era da sperar alcun bon [ruoto » (Q; quando la vediamo impadronirsi per davvero delle genti d’arme somministrando il soldo homo per homo e sottraendole all’arbitrio dei condottieri, siamo già all 1 inizio di una notevole trasformazione di queste soldatesche, nel senso che perdono in parte quel colore di ventura cui s’ò accennato più sopra. Ma pur troppo questa trasformazione non viene proseguita: la repubblica non sa vincere del tutto le secolari tradizioni od esagera nella concessione di autonomie, di franchigie a beneficio dei suoi capitani e soldati ( :i ). Ninna meraviglia adunque se, al modo stesso delle altre milizie, negli ultimi tempi della repubblica anche le glorie della cavalleria pesante, che era stata per secoli il nerbo delle soldatesche venete, andassero del tutto sfiorendo. Quelle famose compagnie si nobilmente costituite di guerrieri, cavalli ed armi da meritare il comando

(*) Par tuttavia anche nelle tristi condizioni della guerra gradiscami (1616-1617) l'esercito veneziano fa salvo soltanto per merito della cavalleria del Martinengo che valso a respingerò gli austriaci, Monomi : II Castello di Cavernago , op. cit, ( 3 ) Aroh. di Stato in Venezia. Sonato Terra, reg. 13, c. 130. Doc. 30 maggio 1500. ( :> ) Bahdahioii : Decadenza militare della Serenissima. Rivista Militare, parte l a , dispensa HI, anno L 901).