Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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Doc. 19 (Aroh. di Stato in Venezia - Luogotenente della Patria, filza 289. Voi. R.R, pag. 103) Ctie sia mandato a chiamare il M.co conte Fulvio di Portia condottiero di genti d’arme et che sia commendato delle sue operationi. Pascalis Ciconia Dei gratia Dux Venetiamm ctc. Nobili et sapienti viro Marco Quirino de suo mandato Loeumtenenti Patriae Forijulij fideli dilecto salutem et dilectionis affectum. Per lettere del Collaterale nostro generale intenderne che li condottieri elio sono stati ultimamente in Padoa a far 1’ ordinarie mostre hanno convenientemente sodisfatto al loro obbligo del correr le lantìe et comparere armati, sebbene mancando a cadauno d’essi alcuna delle armaturenecessarie, non hanno interamente eseguito quanto dispongono li ordini nostri in tal materia. De quelli poi che sono stati in Verona e 1 è refi'erto havor chi disobbodito a quello che se gli apparteneva in occasiono tale, ancorché ne siano stati admoniti ed adverti ti dal capitano di quella città et da esso Collaterale in quello che aspetta al carico di cadauno d’essi. Per tanto c’è parso di farvi la presente con l’autorità del Senato commettendovi che chiamato a voi il M.co conte Fulvio da Portia duttor nostro, uno delli condottieri stati in Padoa, debbiate commendarlo delle sue operationi con esortarlo ad esser conforme alla nostra risoluta volontà et di nostra satisfattone 1’ apporterà anco molto honore et quel merito che col ben servire ognuno s’ acquista appo il suo prencipe, aggiongendoli che, per la disobedienza che hanno dimostrata altri condottieri alle leggi et ordini nostri in tal materia, havemo deliberato di mandar allo prime mostre d’ Aprile prossimo uno delli savi di terraferma con quella commissione et autorità che no parerà conveniente. Essendo risolutissimi de provveder adii desordi ni in ogni maniera possibile et ohe però compari alle prime mostre presentemente et con la sua compagnia ben ad ordine d’ogni cosa et in particolare d’officiali dei quali intenderne esserne mancati molti et volemo che tutti se ne prevedine al tutto et di più che compari armato et risoluto di far tutto ciò che è disposto da esse leggi, le quali volemo che siano interamente esequite et della esccutione ci avviserete. Datae in nostro ducali palatio, die XVII Xbris, ind. 8. 1594. Marco Oxxobon segr.