Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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del Prencipe che a tempo novo vuole impiegare in servigio le bande di genti d’arme, onde vengo ad bavere non solo bisogno, ma necessità estrema di questo duomo, ho presa la pena con pregarla quanto so o posso et astringerla al possibile che la voglia per mio rispetto tior in protettone questo cavaliere e favorirlo nel modo che potrà o saprà. Perchè in verità s’io non P havessi per servigio della banda, mi trovare! il più intricato uomo dei mondo, perchè s’cvi quiete è pena e fatica il trovar officiali, pensi V. S. quello che sarà in occasione di mezo per minimo che sia, sarà impossibile il farne, ma sarà fatica non poca il condurre gli Imomini d’arme accasati alla campagna. Il zelo che tengo del publico servigio e dei proprio honore, mi fa liberamente seco conferire lì miei interessi e rendendomi certo della sua buona volontà fo fine e di cuore la saluto, Fulvio m Poeti a Doc. 23 (Ardi, detto, in copiaìLettera del co. Fulvio I di Porcia con cui domanda salvacondotto per l’alfiere e per un uomo d’arme fin che dureranno le guarnigioni. Illustrissimo Signor mio Oss.mo Essendo intimate le guarnigioni per l’ottava di Pasqua alla mia banda in Padoa e trovandosi il signor Alvise Porzello mio altiero et il signor Virgilio Cartolerà bucino d’arme mio ambedue banditi per cosa lieve da Vicenza a quindici miglia oltre li confini, però secondo il solito sono venuto a supplicare V. S. 111. ma vogli esser contenta di concederli salvacondotto fino elio dureranno dette guarnigioni. La grazia è giusto solita farsi, però non mi estenderò in più parole in supplicarla di questo, ma raccomandandomele servitore fo fine e le bacio le mani. Fulvio di Poeti a