Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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che insomma sarò sempre non men desideroso che pronto di spender 1’ ultima goccia di sangue in servizio publico, che sarà il fino della presento baciando a S. V. 111. ma affettuosamente le mani. Di Brugnera, adì ‘29 febbraio 1 (>Ol Fulvio co. m Porzia Doc. 31 (Arch. detto, in copia)Lettera del co. Fulvio I di Porcia condottiere di genti d’arme al marchese di Brandeburgo per aver dagli stati di questo fanti, cavalli e cavalieri. 111.ino et Ecc.mo Signor mio Coll.mo. Dopo che I’Ecc. 111. ma partì da Italia, non le ho fatto riverenza con mie lettere et ciò da riverente affetto ha proceduto temendo d’atediarla infrutuosamente, oltre che non mi si offeriva cosa da scriverli. Bora non vorei, tacendo, pregiudicare a quella mercede che mi ha fatto della grazia sua, come espressa si vede nella benigna sua lettera, nella quale tanto umanamente mi dotto conto del partir suo per le posto alli stati suoi : perciò vengo con la presento a far molta riverenza a V. S. 111. ma et Eco.ma recordandomoli por obligato et molto suo divoto et affecionatissimo servitore et insieme con ogni confidenza suplicarla di concedermi licenza nelli stati di lei eh’ io [tossa far levata di fanteria o cavallaria et estrare cavalli, porche sebeno non è distemperata la pace tra il Re Cattolico et la Ser.ma Rcpublica, tuttavia nutrendo egli nel seno d’ltalia un esercito grande, fornito d’ogni cosa necessaria per attacare una pinza, fa star con gelosia ogni principe confinante et da materia a curiosi di discorere et havondo i miei S. Sor li di [tassati.... tutta la gente d’arme, et tuttavia vanno venendo tutta la forza grande del suo stato, io vo pensando che nascondo alterationo alcuna, mi sarebbe concesso 1’ ingrossamento della compagnia di genti d’ arme et anco nova levata di fanteria e cavalleria, onde ho preso espediente di pregarla e suplicarla con ogni istanza maggiore a concedermi la suddetta grazia, rendendosi certa eh’impiegare il suo favore in un cavaliere che incontrerà ogni imaginabile ocasione perchè possa dimostrarsele riconoscente debitore di quanto sa o può et attendendo con divotione