Genti d'arme della Repubblica di Venezia

e Porcia che avevano espugnato il castello di Zumelle e devastato il territorio, li posero ai bando, fissando una taglia di 10.000 lire e nel 1220 distrussero Broglierà e si avanzarono con le loro genti fin sotto il castello di Prata, costringendo quei signori ad una nuova dedizione, Gabriele il morendo verso il 1224 lasciava Loicia, che, come si disse, andò sposa al doge di Venezia Einieri Zeno, e due figliuoli: Federico, che fu vescovo di Concordia e Guecello il, che ci si presenta come uno dei personaggi più ragguardevoli che fiorissero durante i! secolo XIII nel trevigiano e nel Friuli, Dai documenti Guecello II appare costantemente ligio al partito ghibellino, anzi il dilectus fidelis della maestà imperiale. Federico li lo investì fra l’altro della villa di Coiva ( L ) e suo territorio {cimi honore comitatus, jurisdictione et hominum eie.) o lo creò vicario dell’impero per tutto il tratto di paese che va da! fiume Oglio fino a Trento. Come consanguineo degli Ezzelini, seguì in gran parte di questi la politica e lo imprese e col loro appoggio ottenne nel 1247 e per due anni il governo della città di Padova col titolo di Podestà: ma caduto Ezzelino nel 1259, il da Prata veniva posto al bando

(!) Vrrct : St. March t. 11, doc. 89. - / primi da Prata e Porcia cit. doc. XXL - Qualo capitano della marca trevigiana pare che Guecello abbia prestato aiuto nel 1248 a Federico li. - Vedi : Decani ; Guecello //, pag, 26.

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