Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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diramazioni andarono costituendosi; nel secolo XIV il colonnello di sotto si divise nelle due branche di Ludovico e Bianchirlo; quest’ultima alla sua volta (sec. XVI) nelle linee ascaniatc ed alfonsina; il colonnello di sopra si bipartì nelle linee di Fulvio il vecchio edi Muzio (sec. XVI[) ( L ). Tali smembramenti e la successiva caduta del ramo principale forte per vasti possessi feudali, quantunque portassero alla famiglia un fiero colpo, non valsero tuttavia a svigorirla interamente e a distogliere i conti di Porcia e Brugnera dall’esercizio di nobilissimi uffici nella Patria e fuori, imitando così le chiare virtù degli avi. Nel tempo stesso che i membri del ramo di sopra emergevano quasi ( 2 ) esclusivamente in servigi resi alla repubblica di Venezia, la linea detta di sotto distiliguevasi in modo speciale nelle alte cariche militari ed ecclesiastiche, quindi nelle diplomatiche in prò dell’impero e per quest’ultime soprattutto era portata a conseguire, in precedenza di altre illustri case, Tonore del principato. Per ciò che riguarda la milizia in questa linea meritano ricordo: Tiberio, che servì dapprima

( x ) La linea di Ludovico si estinso nel 1714 con Bartolomeo; l’ascaniate nel 1835 col conte Ciro; quella di Fulvio il vecchio col conte Leandro Maria nel 1808; le linee alfonsina o di Muzio sono tuttora fiorenti, ( 2 ) Fra lo rare eccezioni troviamo Giovanni Silvio ciambellano e colonnello di un reggimento, che dagli stati del Cragno viene in data 22 giugno 1609 aggregato a quel consesso od autorizzato ad intervenir© corno membro a tutte le diete.