Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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morì circa il 1637, attese nell’università di Padova allo studio della giurisprudenza in cui riuscì dottissimo; coltivò pure la poesia pubblicando sonetti in varie occasioni e fu anche capitano di Gemona per il serenissimo principe. Non vogliamo infine dimenticare il conte Enea Saverio di Pam bai do (f 1813) autore di due pregevoli lavori storici sulla sua famiglia, il primo intitolato « Diatriba sopra tre sigilli appo,rimeriti a tre diversi personaggi delti antichi conti di Prata e slemma gentilizio di detti conti e dei conti di Porcia e Brìignera » ('), l’altro « l primi da Prata c Porcia » ( 3 ). Fin dal 1470, essendo rimasta vacante la giurisdizione del castello di Ragogna, la repubblica veneta ne investiva il conte Guido del fu Bianchine di Porcia. In seguito ( 1503, 1° agosto) il conte Prosdocimo per se, fratelli e nipoti, mediante l’esborso di 2000 ducati d’oro, si affrancò dal livello ed ebbe il capitanato di Ragogna con giurisdizione in assoluta proprietà, salvo l’alto dominio della ducalo signoria e la contribuzione annua di un cerco del peso di libbre dieci alla chiesa di San Marco di Venezia ( ;ì ). Ma i grandi privilegi e possedimenti pervennero a

(!) Noxxe Cosolo-Gahalxar. Udine, Dorotti, 1902. ( 2 ) Noxxe Giotto- Porcia. Udine, tip. Del Bianco, 1904. ( 3 ) Yedansi le brevi notizie storielle premesse da V. Joppi agli Statuti di Magagna, - Noxxe Arcano- Porcia. Udine, Dorotti, 1897. La linea di sotto venne perciò anche detta dei signori di Ragogna; essa è attualmente rappresentata dal principe Aladar e figlio Ferdinando: dai conti Luigi, Alfonso-Gabriele, Eugenio o dal figlio di questo Antonio Ermes : i tre primi sono di nazionalità ungherese.