Il Molise dalle origini ai nostri giorni

101

-11 Galanti non si propone questo quesito, che a noi pare invece la migliore pregiudiziale da poter contrapporre all’asserto del Rogadei. Festo l’autore “De verborum significatione „ pretendeva che il nome di Sanniti venisse dato agli avi nostri a motivo di aste speciali ch’esci adoperavano, e che i Greci chiamavano “ Saunia Ma non èda farne calcolo; poiché il misero andazzo di spiegare con voci greche cose osche 0 latine ha compiuto il proprio ciclo, ed e stato dismesso, per la stessa contraddizione che noi consente. * * * La tradizione più comune è che i Sanniti fossero Sabini ( o Sabelli , cioè piccoli Sabini), come di solito furono chiamati dai poeti, e particolarmente da Orazio, Virgilio e Marziale. Essi dalla Sabina esularono nei nostri monti abitati dagli ultimi osci pochi o dispersi, o vi presero stabile dimora. Erano turbe randage di giovani, espulse dai confini della patria, in olocausto alle deità esasperate. Erano turbe migranti in primavera sacra : la primavera sacra dei Sabelli, che il Cleobulo di Vincenzo Cuoco deride con attica mordacia (34). Dalia stratificazione e dall’ innesto dei giovani conquistatori pacifici, con gli aborigeni, sì formò nel decorso lento dei secoli la stirpe autonoma e forte, che doveva poi diventare emula di Roma, perchè di Roma aveva il sangue ; stirpe che a Roma diè ombra, e che non fu da Roma abbattuta e soppressa se non dopo una lotta cruenta e tenace, il cui ricordo è indelebilmente scolpito nella memoria dell’ umanità. Le tavole eugubine dello quali la parola il Samnu „ è stata Interpretata per “ consacrato „ (35) conferiscono al contenuto dolia tradidizione classica un’ impressionante carattere confermativo e probativo, o quanto meno tolgono al contenuto stesso quella scoria leggendaria e fantastica nel quale appariva involuto. “ Samnu „ (ossia consacrati), donde “ Samnites „ furono quindi detti 1 giovani Sabelli nell’ora incresciosa della espulsione dai propri lari, in primavera sacra ; e primavera sacra vale esodo di adolescenti (nella primavera della vita) votati (cioè sacri) a Marte. * * * La territorialità dei Sanniti è una questione forse meno dibattuta di quella delle loro origini, non però più chiara. L’agro sannita, considerato nello sue grandi linee, costituiva una vasta zona confinante ad oriente col mare Superum (Adriatico) da Ortona ai Fortore, a mezzogiorno con la Daunia (Puglia), a ponente con la Lucania (Basilicata) e la Campania (Terra di Lavoro), ed a settentrione col Lazio, coi Marsi, Ì Peligni e i Marruccini. Il Sannio nella sua genesi storica, e nella sua compagine politica, aveva un fondo pluristirpe o forse anche dentro dati limiti plurilingue, col