Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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predominio doli’ osco ; e non costituiva uno stato vero e proprio, inteso nel valore formale che suol darsi oggi al vocabolo. I Caraceni, i Caudini, gli Irpini, i Pentri ed i Frentani —le grandi famiglie del Sannio formavano sì una confederazione, ma non si sa bene se stabile o soltanto periodica od occasionale ; la quale, più che dalla comune origino sabellica, era cementata dall’ interesse supremo della difesa solidale contro le prepotenze e le cupidigie dei vicini, e di Roma in primo luogo. Se fosse lecito presentarne un’analogia nei tempi moderni, il Sannio si potrebbe forse paragonare nella costituzione statale agli Stati Uniti d’ America, all’ Impero Germanico od alla Confederazione Elvetica ; senonchè non possedeva nè l’unità di origine, d’ idioma e di comando dei primi, nè l’accentramonto imperialistico del secondo, nè forse il carattere di perpetuità della terza, pur avendone le differenze etniche e la forma repubblicana. Ciò che sappiamo dalle tradizioni, dalle lettere, dalla storia, dalle deduzioni determinate dagli studi archeologici, è che i Sanniti celebravano periodiche assembleo di federatiti, cosi por tener desto il sentimento utilitario dell’unione, come per adempiere agli obblighi collettivi e per prendere le deliberazioni inerenti agli interessi comuni. Poiché è fuori dubbio che ciascun popolo federalo viveva con usi, costumanze, magistrature proprie e del tutto autonome; e fioriva di civiltà propria e non uniformo. * * * Ora mettendo da parte gli Irpini e i Caudini a noi estranei, ed anche i Caraceni dei quali sono assai scarse lo vestigia etniche nella nostra attuale provincia, tratteremo soltanto dei Pentri e dei Frentani : le due antiche stirpi e nazioni alle quali appartennero i nostri remoti antenati. I Pentri formavano il popolo centrale e preminente dell’ intero Sannio: centrale, perchè circondato dagli altri federali , preminente perchè in “ Bovianum „ sua capitale avevano luogo le assemblee e da queste emanavano i decreti della federazione. “ Bovianum „ ora la capitale dei Pentri, “ Caput hoc erat Pentrorum “ Samnitium, longe ditissimum atque opulentissimum armis virisque „ dico Livio (36), ma non indica dove fosse situata; onde il Cuoco nel suo “ Platone „ la ritenne e descrisse nel posto dell’attuale, e il Galanti in vicinanza di questa. Bovianum , invece, pare sorgesse ben lungi dalla moderna Boiano : nelle adiacenze di Pietrabbondante secondo il Moramsen, o presso Duronia al dire del Garrucci. Ma di questo argomento ci occupiamo diffusamente nel 111 volume, ed in particolar modo nelle monografie di Boiano (“ Bovianum Undecumanorum „), di Pietrabbondante (“ Bovianum vetus „ oppure “ Aquilonia „), di Agnone, ecc. Dopo Bovianum emergevano, fra le città pentre, per cospicuità di edi-