Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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per profondere i loro tesori? Questa l'entusiastica descrizione che ne foce Lucio Anneo Floro quattro secoli dopo. No. 11 grandioso e fantastico idillio della natura entrava per poco nella cupidigia dei due avversari. Pei Sanniti, che da Ortona al Fortore avevano voce nell’ Adriatico , Capua significava raggiungere il Tirreno od impedire ai Romani lo svolgimento d' ogni espansione nel mezzogiorno d’ltalia. Pei Romani, invece, Capua significava salvare il dominio dei Tirreno, evitare lo sbarramento sannita, e compiere la prima grande tappa verso il lonio. La questiono di Capua, dunque, era grossa, e ruppe l’alleanza sannitico-rotuana ; alleanza ch’era pace armata e diffidente, o pur durava da decennii. La mobilitazione fu rapida, e rapida l’azione bellica. I consoli Cornelio Cosso e Valerio Corvino presero Capua ed assicurarono la Campania alle aquile romane. Nè si andò oltre questi limiti. Il punto d’onore ose vogliamo, il puntiglio era stato felicemente superato : bastava così, per questa volta. E indubitato, invero, che il Sannio Pentro rimase estraneo al teatro della guerra, e il territorio federalo non subi falcidia alcuna por la sconfitta. Era poi momento la Campania che subiva e pagava i capricci dei due colossi. * * Trascorso poco oltre un decennio di tregua, simulata col nome di pace, ecco nell’ anno 426 di Roma (346 a. 0.) apparire suU’orizzonte politico dei due popoli una questione ingombrante e minacciosa ; il dominio di Fregello (44). Frege Ile, terra dei Volsci, situata sulla riva destra del Garigliaco (già Liti) era stata, un tempo, presa dai Sanniti ed abbattuta, Roma, padrona ora di Capua, aveva dedotta una colonia a Fregello per ripopolarla. Ambasciatori sanniti andarono, allora, da por tutto fra i popoli vicini a cercare alleati alla causa propria, ch’era quella di arginare l’invadenza romana. E Napoli, lo colonie greche, i tarantini e i lucani risposero all'appello. Si sarebbe indotti a credere che, con tanto adesioni, le forze federali divenissero imponenti; invece non fu cosi, perchè alcune di questo repubbliche si ritrassero prima del cimento por carezze o timore di Roma, ed altre evasero dall’alleanza quando la lotta era già impegnata. Il console Cornelio Cosso, già sperimentato nella prima guerra, ebbe il mandato di attaccare i confini : e ben presto Alifo, Callife e Rufrio furono prese e smantellate. Lo stesso dittatore, Lucio Papirio Cursore, penetrò nell’ interno del Sannio, ed inflisse con le sue legioni gravi danni alle città più ricche, avendo assegnato ai soldati tutte le prede di guerra. Dopo tante avversità, i Sanniti spedirono a Roma alcuni legati con la missione di ottenere una tregua per la pattuizione della pace, e nel contempo sondare gli umori e le intenzioni del Senato.