Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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Alarico stesso, l’onnipotente, fu impari alla situazione. Vedendo la dirotta del naviglio, e ad una ad una disparire tra i vortici le unità costruite con tanto alacre lavoro, e impressionato che il granaio di Roma difeso dalla furia dogli elementi non fosse terra pei suoi coturni, infermò per dolore, e mori in Cosenza nel corso dell’anno 410. Contava appena 34 anni di età, e godeva tal prestigio fra i suoi, che vollero tumularlo nell’alveo del Busento, insieme col tesoro (cosi la leggenda), perchè mano d’uomo non potesse, nel corso dei secoli, profanare lo spoglie dell’eroe. I Goti passarono sotto il comando di Ataulfo cognato di lui ; ed avendo Ataulfo sposata una sorella doU’imperatore Onorio, intervenne un accordo fra i duo cognati. I Visigoti non possedendo più nè l’Aquitania nè la Narbona occupato da Clodoveo, esularono nella Spagna, dove ebbero assegnata la Tarrascona con Toledo per capitale. II dominio della Spagna era oramai troppo lontano per rimbello coronato di Ravenna. Ciò nel 421. * # * Finiti i Visigoti, ecco la volta dei Vandali. I Vandali, tra il 455 e 456, batterono il medesimo itinerario degli incursori precedenti, iniziando la gesta col sacco dell’urbe, e non risparmiando nè Capua, nè la Magna Grecia, nè la Sicilia. Essi non soltanto depredarono tutte le dovizie e i tesori metallici a portata di mano, ma da barbari autentici abbatterono ed incendiarono lo più vistose e magnifiche manifestazioni dell’arte ellenica o romana neHe quali, per sciagura dell’umanità, s’incontrarono. E il loro nome passò alla storia come antonomasia di distruzione ! * » « Trascorro appena un ventennio, ed eccoci ad una delle date più memorabili della storia del mondo: l’anno 476. L'ultimo imperatore d’Occidente, Romolo Augustolo, venne strappato dal trono per le armi e il valore di Odoacre ; e “ l’imperio Romano fon“ dato da Romolo, innalzato al massimo splendore da Augusto, dopo “ 1229 anni dalla fondazione della città, 723 di repubblica e 516 di “ monarchia, si dileguò ingloriosamente con un fanciullo, il quale “ come piacque alla sorte i nomi riunì del conditore e del più grande “ Imperatore di esso; e andò tutto in brani diviso tra i popoli boreali „ (62). Romolo Augustolo era un adolescente : se si fosso trovato in età adulta, sarebbe stato un decadente, qualo i suoi predecessori. Una fine tragica lo avrebbe elevato nella considerazione degli uomini e della storia; ma il simbolo di Roma non meritava ormai questi riguardi di natura esteriore, Odoacre lo fece prigioniero nella reggia, e lo relegò in una villa della baia puteolana perchè vi trascorresse la vita fra le gozzoviglie e i facili piaceri.