Il Molise dalle origini ai nostri giorni

124

circondato. Ella non era troppo ben vista dai Goti ; ma godeva di una grando considerazione nell’ animo doli’ imperatore Giustiniano, sino al punto che l’ineffabile Teodora n’ era gelosa. Teodato conservandosi a lei devoto, come le aveva promesso, avrebbe potuto godere di riflesso la protezione imperiale. Invece, insinuato e sopraffatto da manovro cortigiane, la fece strozzare nel bagno, offrendo un vantaggioso e simpatico pretesto a Giustiniano d’invadere il regno. * * * L’imperatore Giustiniano aveva già esteso i propri domini su Cartagine e la Sicilia : e da tempo mirava alla penisola, alla cui sapienza giuridica aveva elevato già due insigni monumenti col Codice prima, e più recentemente con le Pandette. Diede ordino perciò a Belisario, governatore della Sicilia, di passare sul continento. Non era giusto che il trono originario dell’ Impero fosse occupato da un intruso, da un porfido, da un brutale strangolatore di donne. La spedizione di Belisario fu una passeggiata litoranea da Reggio a Napoli e Benevento. Napoli si difese strenuamente, ma dovè arrendersi. Roma aprì le porto al conquistatore senza opporre la minima resistenza. Resistenze isolate, saltuarie, trovò nelle provinolo centrali ; ma seppe superarle con relativa facilità ; e così noi 540 dopo aver battuto due re goti Teodato o Vitige Belisario divenne padrone assoluto d'ltalia in nomo e per conto dell’lmperatore. £ * * Appena compiuta la conquista, Belisario ricevè ordine di tornare a Bisanzio. Perchè si revocava il vincitore ? Nella Corto imperiale ora corsa e si era accreditata la voce che egli intendesse proclamarsi re d’ Italia, onde era mestieri sottrarlo dal possibile campo d' azione. Fu assunto al comando supremo contro i Parti. Dell’evento fruirono i goti, i quali elessero re Ildebaldo e poscia Erarico, ambo poi uccisi por sospetti di tradigione. Totila no fu il successore, uomo di singolari virtù, o di alto valore. Sorto dallo urne col programma della rivincita, dal 540 al 543 riannodò le sparse membra dell'antico esercito di Teodato e di Vitige, e nell’ assenza di Belisario riconquistò quasi interamente l’antico dominio. Il Sannio, fra i due padroni, preferiva i Greci ; opperciò si oppose con fermezza alla restaurazione, e soffri danni rilevanti. Benevento per mano di Totila ebbe le mura diroccate, il saccheggio delle case, la strage degli abitanti. Belisario, allora, è rimandato in Italia a rimediare ai guai sopravvenuti ; senonchè sciupato dagli eventi fortunosi della guerra partìca, o già