Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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Nella Pannonia ora un popolo gagliardo od esuberante, che sentiva le angustie dei propri confini : un popolo imbevuto ancora dell’antica barbarie, ed a mala pena dirozzato dal contatto con la civiltà bizantina. Questo popolo era il Longobardo, ed anelava all’espansione territoriale. Naraote trascorreva a Napoli gli ozi a lui procurati daU’ingratitudine umana, e ben conoscendo i longobardi (per averli avuti fra le sue milizie quando aveva riconquistato a Bisanzio l’ltalia) assunse l'ufficio di sirena allettatrice ; e con lusinghevoli prospettive di dominio, di fortune, e di ricchezze, infervorò Alboino, loro capo, alla conquista della penisola. Era la sua vendetta contro la perfida imperatrice, che dominava l’animo di Giustino, il piccolo e pusillanime successore di Giustiniano. s*t * * La conquista longobarda, per quanto non esente da grandi tragedie, da terribili ossidioni, e da sanguinose battaglie, procedè rapida e fortunata come le precedenti. L’ltalia, avvilita dal succedersi ininterrotto di tante incursioni, ora rassegnata alla sventura. Serva doveva essere, epporciò le riusciva indifferente il padrone. Uno ce n’era, un altro ne veniva : sbrigassero fra loro la questiono del chi dovesse restare. Questa, la miserabile condizione della terra, che pure aveva tenuto il dominio del mondo ! I longobardi, stanziati a Pavia, tenevano soggetta la maggior parte d’ltalia : e i domimi divisero in sette ducati che presero il nome del Friuli, di Trento, d’lvrea, di Torino, di Perugia, di Spoleto e di Benevento. L’esarca di Ravenna governava por l’imperatore d’Oriente gli avanzi degli antichi domini bizantini, inframmezzati dai nuovi domini longobardi. ih * * La nostra provincia, nella sua sagoma attuale, andò compresa quasi integralmente nel ducato di Benevento, che riuniva in una vasta compagine il Sannio, la Campania e la Lucania. Questo ducato confinava a settentrione col ducato di Spoleto (comprensivo di Chieti), ad occidente col Lazio, col ducato di Napoli e col Tirreno, a mezzogiorno col fiume Busento e col lonio, ad oriente con l’Ofanto e l’Adriatico. Napoli, Calabria e Puglia dipendevano dall’esarca. Siffatte confinazioni non erano rigorose, come avviene nei primordi della conquista, nè furono stabili ; poiché in prosieguo al declivio del secolo VII con la presa di Brindisi, Taranto ed Otranto, entrò nella circoscrizione del vasto ducato anche la penisola salentina. Non sembra dubitabile, por altro, che la zona attualmente molisana, racchiusa tra il Biferno e il Trigno fosso, nei primi tempi, pertinenza del ducato di Spoleto. Si è molte dibattuta fra gli storici la questione se il ducato di Bene-