Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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per sè stante, nella grossa divisione del Regno in provinole, la quale si andava allora maturando. Giova inoltre prospettare, a conforto della nostra tesi, che la conquista normanna fu lenta nel tempo e blanda nei mezzi : non certo contrassegnata da quei furori ed esternimi cho sono corollario alla presenza di grossi eserciti avidi ed insaziabili ; ondo i vecchi signori longobardi ebbero tempo ed agio di patteggiare coi nuovi venuti, non isforniti di una tal quale vernice cavalleresca, e di accedere lealmente al novello regime. La scarsezza numerica dei grossi feudatari longobardi non metteva in pensiero i normanni. Certo fu mestieri ridurre di numero ed estensione le loro giurisdizioni, ma non occorse la loro ecatombe : ecatombe che subirono poi i feudatari svevi, delie cui spoglie Carlo I d’ Angiò dovè satollare tutti i capitani che lo avevano seguito e che gli avevano procurato un trono. Si potrebbe obbiettare, alla nostra argomentazione, che il cognome Molisio o Marchisio deve pure avere un suo particolare significato. È giusto. Ed eccoci a rispondere. Anzitutto può darsi che il silenzio del Catalogo Borrelliano in rapporto all'università di Molise sia una mera omissione, e che Molise non solo esistesse noi tempi longobardi, ma fosse un’antica città del Sannio, e precisamente “ Melae „ o “ Meles „ distrutta da Fabio nel 538, ritenuta irpina da Livio (XXIV-XX) ed identica a Molise dall’Olstenio nelle sue “ Annotazioni a Cluverio „ (73), In tal caso si può ammetterò cho i lontani discendenti di Aiczeco, avendo edificato un castello in ricordanza e sul voluto posto della città distrutta, ricevessero da questo il nome, come era costume generale. Potrebbe però anche sospettarsi che i cognomi Molisio (come scrive Pietro Diacono) o Molino (come scrive il Capecelatro) fossero deformazioni del cognome Marchisio, frequentissimo oltre ogni credere nella diplomatica remota di molti comuni pentri ed anche frentam. E non è chi non veda che Marchisio è derivativo di “ marchia „ della quale la potente stirpe era signora. Nulla osta, dunque, ad ammettere che i Marchisio o Molisio fossero nel secolo X ed XI gli eredi o diretti o collaterali del condottiero slavo del secolo VII : tanto più, poi , quando si consideri che della famiglia Molisio pur cosi celebre nei fasti della storia nessuno ha saputo indicare nè le origini, nè la provenienza. E normanna, certo, non fu. * >: Passiamo ora in rassegna i Conti di Molise, dei quali è stato possibile rintracciare i nomi e le azioni, attraverso laboriose indagini e fatiche molte di controllo. Dopo Aiczeco, castaido di Boiano nell’anno 667, non si ha notizia che di Guadelberto, pur castaido di Boiano, vivente nell’anno 870, cioè due