Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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secoli dopo. Questo Guadelberto o Guandelperto è mentovato dal Giannone, il qualo no rilevò il nome dagli scritti di Ercliemperto pubblicati da Camillo Pellegrino (74), Qualche autore, di cui ci sfugge il nome, ritiene che costui fu il primo a fregiarsi del titolo di Conte di Molise* Raoul, o Rodolfo, è menzionato dal Ciarlanti qual padre di Ugono. Ugo od Ugone di Molinis, figlio di Raoul, è il primo che trovasi cosi cognominato. Portava il titolo di Conte di Baiano , ed ò noto per aver fatto costruire la cattedrale in questa città nel 1080 , tre anni dopo la caduta del ducato di Benevento (75) ; nonché per due donazioni, la prima celebrata nel 1088 in favore d’un monastero d’lsernia (76), la seconda nel 1105, con la quale diede il castello di Viti caso (attualmente in provincia di Caserta) al monastero di Montecassino (77). Da siffatti diplomi e munificenze, si può argomentare non solo la vastità dei feudi che gli appartenevano, ma pur anche l’entità del patrimonio. 11 Ciarlanti, per dare un’ idea della potenza cui era pervenuta la stirpe dei Conti di Boiano o di Molise, narra che nel 1105 essendo morto in Isernia, Simone, figlio di Ugone, la salma ne fu trasportata con riti solenni od imponente corteo nella lontana Badia Cassinoso. Roberto, conte di Boiano, fu probabilmente figlio, certo erede di Ugone. Egli nel 1119 fece donazione del monastero della Vergine Maria “ quod constructum est in voteri Civitato Saepina „ alla Badia di S. Sofia di Benevento, in considerazione che “ in nominato Monasterio S. So“ phiae videntur requiescere quadraginta quatuor Corpora Sanctorum„ (78). Ugone di Molìsio è detto indifferentemente Conte di Boiano o Conte di Molisio. Figlio di Roberto, che gli diede il nome del proprio padre. Quando nel 1127 mori il duca di Puglia senza prole successoria, il pontefice o Ruggiero Conte di Sicilia si contesero il dominio del Reamo ; quegli per pretesi diritti di devoluzione, questi per diritti di parentado. Ugone di Molisio parteggiò per la S. Sede : cosa che, se non costituisce una prova diretta, è però un indizio serio che la famiglia comitale non era normanna, ma longobarda. Ruggiero prevalse con le armi, ed Ugone volle riconciliarsi con lui, per ricuperare alcune castella che durante la lotta Ruggiero gli aveva confiscate. Il re Ruggiero acconsenti al perdono, e gli diede in isposa una propria figlia naturale, a nome Clcmenzia, frutto d’illeciti amori con la contessa di Catanzaro. Le nozze ebbero luogo nel 1185, Ugone di Molisio mori anteriormente al 1160. La contessa Clemenzia, donna di suprema bellezza, fu da vedova follemente amata da Matteo Bonello , genero del terribile Maione ; e finì la sua vita nella rocca di Taverna in Calabria dove il Re Guglielmo, suo fratello consanguineo, l’aveva fatta chiudere por fellonia.