Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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ed accolto dalla popolazione piuttosto come un liberatore che da nemico, come egli stesso lasciò scritto nelle proprie “ Memorie L’aria di franchezza e di dignità di uno dei Reggenti (il Cianciulli) impressionò favorevolmente il futuro sovrano, il quale con aperto animo si fece a domandargli che cosa contasse di faro dinanzi al nuovo stato di cose. Il Cianciulli (di cui lo “ Memorie „ tacciono il nome) rispose che gli altri due colleghi intendevano probabilmente di raggiungerò la Sicilia: egli, invece, ripetendo l’ufficio attuale da quello coperto in precedenza, non abbandonerebbe il proprio paese so venisse giudicata utile la di lui cooperazione. Entrato, per tanto, nelle simpatie dell’interlocutore, fu proprio il Cianciulli che gli suggeri di conferire la presidenza del governo a Francesco Ricciardi “ I’ uomo di legge più rispettato in Napoli „ (164). Giuseppe Bonaparto aveva dinanzi a sè un vasto programma da attuare, e da attuare con la rapidità giacobina consueta alla politica imperiale. L’ abolizione imminente della feudalità e degli ordinamenti che integravano la vecchia struttura dello Stato, rendevano imperiosa l’organizzazione d' un' amministrazione pubblica rispondente alle nuove finalità dei tempi : un’ amministrazione ben divisa nei suoi molteplici rami, ed informata a chiara e concreta distinzione di competenze. 11 personale all’ uopo, per fortuna, non mancava, ed anzi accedeva forse il bisogno; poiché nell’innninerevole stuolo dei danneggiati politici e dei profughi di ritorno se non difettavano gli avventurieri brillavano in maggioranza i migliori ingegni del tempo; e tutti chiedevano ad alta voce riparazione e compenso allo miserie di un sessennio di attesa o d’esilio. La caccia, la ressa all'impiego, fu in quello circostanze non piccolo vantaggio ; poiché il governo, avendo a propria disposizione mia larga scolta fra elementi in parte già provati, ed in parto atti di certo ad assimilare rapidamente lo spirito, le funzioni, la tecnica dei nuovi organismi , potè liberare gli uffici amministrativi, giudiziari e fiscali dalle vecchio incrostazioni burocratiche, devote all’antico regime e cristalizzate nelle tradizioni. Primo atto del Bonaparte fu quello d’istituire un governo “ in nome dell’lmperatore dei francesi e Re d’ltalia „ con editto 22 febbraio 1806. Il Direttorio venne costituito da Francesco Ricciardi ministro di Stato senza portafoglio, Michelangelo Cianciulli alla Grazia Giustizia, il principe di Bisignano alle Finanze, il generale Miot alla Guerra, il comandante Pignatelli alla Marina, il duca di Cassano agli Affari Ecclesiastici, il duca di Campochiaro agli Affari di Casa Reale, Cristoforo Saliceti alla Polizia Generale. Erane tutte bolle ed alto figure, fra le quali primeggiava per coltura ed austerità di costumi Francesco Ricciardi, Ì cui felici ardimenti legislativi, giustificarono e la fama che circondava il suo nome innanzi ancora che venisse assunto il potere, e la fiducia in lui riposta dai sovrani francesi (165).