Il Molise dalle origini ai nostri giorni

15 agosto 1867, quando il reddito netto di un vescovato fosso ridotto ad una somma inferiore a L, 6000 agli attuali investiti il Fondo Culto avrebbe integrata la somma con una quota annuale di complemento. I Vescovi odierni, non essendo gli “ attuali „ di quel tempo, non godono un trattamento uniforme, nè attingono il limito di L, 6000: il che, obbiettivamente giudicato, affievolisco a disraisu a quel prestigio o quel lustro che pur richiederebbe l’ufficio di cui sonc investiti. La S. Sede, perciò, in considerazione die le diocesi verniero creato immorose nei primi secoli a motivo della viabilità deficiente, e che questa oggi è straordinariamente sviluppata e resa agevole da molteplici mezzi di locomozione, dovrebbe ridurre il numero delle diocesi, ampliandone la circoscrizione ; e lo Stato, a sua volta, concentrare sui benefici ridotti di numero, le erogazioni che oggi vengono corrisposte agli attuali, * * * I Comuni della provincia di Oampobasso (nella sua attuale circoscrizione) sono ripartiti in otto giurisdizioni ecclesiastiche : una prelatura “ nullius „ (Montecassino) ; sei diocesi, e cioè Trivento (suffraganea della metropolitana di Roma), Botano, Larino, Termoli (sutfragac.ee della metropolitana di Benevento), Isernia e Venafro (suffragauee della metropolitana di Capua), e l’archidiocesi di Benevento. Noi tratteremo singolarmente di ciascuna, corredando il cenno con la serie dei rispettivi titolari dai più remoti tempi al presente, come è stato possibile ricostruirle dai dati sovente contradittorx dell’ Ughellio, del Wadingo, del Vipera, del Sarnelli, del Tria, del d’Avino (197), del Tosti, del Gams (198) e del Mugliano, facendo notare che in ciascuno di questi autori vi sono omissioni cui noi abbiamo dato riparo, ed errori che ci è riuscito emendare. # # La badia di Montecassino fu fondata sulla vetta del monte S. Germano da Benedetto da Norcia nell’anno 529 dell’era volgare. Noi non accenneremo qui alla sua storia fortunosa e travagliata, quattordici volte secolare, della quale hanno trattato in pregevoli volumi Pietro Diacono e i padri Flavio della Marra, Erasmo Gattoia, e Luigi Tosti. Montecassino fu il primo ente monastico del Reame che, fin dai tempi longobardi, avesse goduto castelli e baronie di pingue reddito. Era tale la opulenza della casa benedettina, che l'abate veniva coronato dal pontefice, rivestiva d’ordinario la dignità di cardinale e legato “ a latere „ e portava il titolo pur anche della badia di S. Vincenzo “ ad Fontes Volturni mentre nel mondo laico era considerato il più eminente barone dello Stato, ed occupava il primo posto nel loro rango nei Parlamenti generali del Regno che venivano convocati dal Re specialmente quando occorreva gravare ì tributi esistenti.

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