Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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57 Giacomo Montaquila Da canonico della Cattedrale di Venafro, il pontefice Martino V lo creò vescovo nel 1418. Mona. Montaquila riedificò la Cattedrale e l’Episcopio (adeguati al suolo dal terremoto del 1456) dalle cui rovino era stato estratto incolume per miracolo. Mori nel 1469 in età di anni 78 : ed ascese alla dignità vescovile , in età di 27 , probabilmente pel fatto che apparteneva alla famiglia feudale di Montaquila, la quale dal feudo aveva assunto il cognome. 38 Carlo Setari Fu titolare della diocesi dal 1470 al i 486, quando morì, 39 Francesco Adami Tenne la cattedra dTsernia dal 1486 al 1497. 40 Costantino Castriota —Si vuole che fosso nipote di Giorgio Scanderberg, e successe all' Adami nel 1497. Mori in Napoli nel 1500, e fu tumulato nella Chiesa di S. Maria la Nuova. 14 Giovanni Oliveri Eletto vescovo nel 1500, tenne la cattedra insino al 1510. 42 Massimo Corvino - Nominato vescovo d' Isernia nel 1510 , il pontefice Giulio li lo spedi lo stesso anno presso la Repubblica di Venezia in qualità di Nunzio Apostolico. Leone X lo trasferì con tale qualità a Napoli. Partecipò ai Concilio Lateranense nel 1512, e morì nel 1522. 43 Luca de Minaldis Fu vescovo dTsernia forse per qualche mese del 1518 e nel dicembre di tale anno venne traslato alla diocesi di Gravina. Occorre però soggiungere che da un epitaffio scritto in una sala dell’episcopio di Gravina si legge: ] Luca Primus de Rinaldis Capua nus ) A Leone X creatus die prime decembris anno 1518 | Obiit in patria sub anno 1552 sepultusque ibidem | Sedit aun. 34 circiter, j senza alcuna menzione del precedente presulato in Isernia. 44 Cristoforo Numaio Era stato nominato cardinale col titolo di Ara Coeli da Leone X nella famosa “ infornata „ del 1517; e da Adriano Vi nel 1522 venne assegnato alla cattedra dTsernia, che rinunciò nel 1524 in favore del nipote. Nella Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, in Isernia. si vede effigiato nel quadro soprastante all’altare maggiore. 45 Antonio Numaio Successe allo zio (che erasi riservato il regresso) nel 1514. Nel 1567 si dimise, e morì nel 1568. 46 Giambattista Lomellino Dalla cattedra di Guardialfìera. di cui era titolare dal 1561. fu traslato in quella dTsernia nel 1567. Era fratello dell’arcivescovo di Palermo, che lo aveva proceduto nella diocesi di Guardialfiera. Mons. Giambattista Lomellino. durante il governo della nuova diocesi, aveva usurpato in molte circostanze la regia giurisdizione, e non aveva voluto obbedire ad alcune ortatorie spedite dal viceré Conte di Miranda. Il costui successore. Conte di Olivares , con ufficio 10 maggio 1596, chiamò a Napoli il vescovo recalcitrante, il quale tenne l’invito, ma rimase pertinace nelle proprie determinazioni ; onde il viceré ordinò il sequestro delle rendite della mensa fino aU’obbedienza (243). Era un tardo discepolo di mons. Franco, di cui abbiamo illustrato le focose gesta nella serie episcopale di Boiano. Mons. Lomellino mori il 22 dicembre 1599.