Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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di sgombrare il bilancio dalle importune spese di manutenzione ed ufficiatura non furono ritrosi alla concessione ; nè le autorità tutorie trovarono nulla da opporre. È un bene ? E un male ? Non vogliamo giudicarlo. Il fenomeno attesta certamente la duttilità del pensiero o l’adattabilità politica del carattere areligioso degli italiani. LT italiano è profondamente scettico in argomento di religione, e politicamente umorista. Lo guerre di religione che funestarono l’Europa noi secolo XVI non valsero a scuotere la fibra italiana. Noi evitammo le boghe e il sangue con una crollatina di spalle : la Riforma non attecchì : e Roma accoglie oggi in sé duo reggimenti, che la storia vide in antitesi nel corso dei secoli- Poiché come felicemente si espresse l’on. Bovio nella tornata parlamentare del 10 giugno 1887 Roma “ è la città universale, dove “ gli Iddìi e i popoli si conciliano nell'unità del Diritto che è unità di “ libertà per tutti, innanzi alla sovranità unica dello Stato Si aprirono dunque alla vita cenobitica e contemplativa alcuni vecchi conventi dovunque, ed altri ne sorsero nuovi nelle città maggiori del Regno. Nel nostro Molise nuovi monasteri non vennero fondati; ma degli antichi, accolgono attualmente piccole comunità religiose quelli di Casacalenda, Sepino, S. Elia, S. Martino, Ripamolisano, e due di Campobasso e di Venafro. Promotore del risorgimento (come sogliono dire) della provincia monastica di S. Ferdinando di Molise, fu padre Anseimo da Bassinoro (1830-1896) : e della provìncia di S. Angelo di Puglia (dei Cappuccini) padre Pio da Fragnoto l’Abate (1843-1907). Nell’ enciclica “ Felicitate quadam „ del 4 ottobre 1897 , Leone XIII riuniva i quattro rami deb ordine francescano o cioè gli Osservanti, gli Aleantarini e i Recolletti (Germania od Americhe) in unico ordine, con abito uniforme marrone, sotto l’antico nome di Frati Minori. Nel tempo stesso, in conseguenza della fusione e per la deficienza numerica dei religiosi, le antiche giurisdizioni vennero concentrate ; e la provincia di S. Ferdinando di Molise venne assorbita da quella più antica di S. Angelo di Puglia, la quale è ora in vìgere, e comprensiva delle proviucie amministrative di Campobaaso, Foggia e Bari (270).