Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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frementi negli ergastoli : erano morti con gli abiti a brandelli sulle forche ; laddove i complici astuti, i manutengoli, i custodi delle refurtive avevano tesoreggiato frattanto, ed assicurato per l’avvenire a sè ed ai figli ricchezze solido e durevoli, e il pubblico rispetto. E i maligni fin d’allora traevano il corollario col qualo lo Zola condiiude il “ Ventre di Parigi „ : Che canaglia la gente onesta ! Ci dispensiamo, naturalmente, di ripetere con Enrico 111 “ Honny soit qui mal y pense „ poiché non si tratta di caso singolare , sibbeno di fenomeno sporadico nell'àmbito dell’intera provincia, e non della nostra soltanto : fenomeno su cui per la morte dei protagonisti èin gran parto caduto 1’ oblio degli uomini, non ancora quello degli dei e della Storia. * * * La vita sociale nei nostri paesi poteva paragonarsi con molta analogia alla vita vegetale. I vegetali nascono, crescono, si riproducono e muoiono: cosi presso a poco gli uomini del secolo XVIII e della prima mota del XIX nella società di provincia. Una grande tranquillità d’ animo , una grande semplicità d’idee, una grande sobrietà di costumi e di abitudini, una superlativa modestia di esigenze. Le trepidazioni, lo impazienze, l’irrequietezza, le vibrazioni, e in una parola la nevrosi della vita contemporanea orano affatto SCO’ nosciute. Il popolo quella parto cioè della popolazione che noi chiamiamo comunemente con tal nome viveva del lavoro manuale, ed attendeva al lavoro, pago della modesta retribuzione (armonica d’altronde con l’economia generale del tempo) e rassegnato al proprio destino; non ancora smanioso del più, del meglio c dell’oltre; non riluttante, diffidente, astioso, anarcoide, come spesso si palesa al presente per sobillamento de' funamboli della politica e dell'amministrazione pubblica, e de’ piccoli Rabagas che infestano i nostri Comuni. Esso non s’ ingeriva minimamente delia cosa pubblica. A volta a volta, a grandi intervalli di tempo, come folate improvviso di vento gli pervenivano le notizie più clamorose della cronaca mondiale. Il Papa ora deceduto, e n era stato già eletto il successore ; il Re aveva avuto la grazia di un altro figliuolo o bisognava cantare il “ Te Deura „; il brigante X era stato catturato e la sua testa pendeva dal campanile del paese Y; la guerra ora scoppiata fra due potenze del nord: notizie confuse, tardive, frammentarie, che non potevano punto interessarlo. La stessa borghesia, dominatrice nell’ ambiente locale, non partecipava alla politica dello Stato, accentrata nella Capitale e monopolio della Corte. Non vi erano partiti nè politici, nè amministrativi nel senso attuale, nessun movimento d’idee, assenza assoluta di programmi. Le leggi o gli altri provvedimenti statali venivano dall’ atto, da persone che vìvevano in una sfera superiore, quasi olimpica, esenti da qualsiasi critica