Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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della sua durata. Una pratica simile, dovendosi iniziare prosso le autorità civili ed ecclesiastiche locali, o svolgere nel capoluogo della Provincia, richiedeva lettore, raccomandazioni o mance, quando la condotta politica dell’ istante non fosse d’ ostacolo al rilascio del documento. Provveduto di questo, occorreva accaparrare il posto nella diligenza pel giorno stabilito, salvo a sentirsi rispondex-e in alcuni rincontri di foste o di fiero che i posti erano impegnati tutti e per più giorni. Se la partenza urgeva, un posticino era sempre facile riscattare mediante corrieri, raccomandazioni, laute mance e il maggior prezzo del biglietto. Spesso, però, gli impegni asseriti erano veri, ed allora il disappunto traeva dietro più moleste conseguenze, poiché rendevasi necessario mutare la data del passaporto: ciò che implicava nuovi corrieri, altro raccomandazioni, mance suppletive. Tempi allegri ! Un simile aggrovigliamento di fastidì, di grattacapi, di molestie non lievi, faceva si che talvolta si mandasse alla malora diligenze e postiglioni, s’inforcasse un buon cavallo, e con la scorta di alcuni guardiani armati s'imprendesse il viaggio che non poteva patire dilazione. Erano parecchie giornate di viaggio: i nostri vecchi, nondimeno, ricordano con un* certa compiacenza le lungaggini, lo traversie, le fortune di quelle eroiche spedizioni, e le sosto pel ricambio de’ cavalli o por la pernottaziono nelle taverne di Ceri’osecco, Campolieto, Guardia Sanfromonti. Solopaca, nella quale ultima con tre “ carlini „ si aveva un pasto che oggi costerebbe tre lire, e si godeva d’un relativo “ comfort „ molto apprezzato e portato alle stelle. Il “ Cappello Rosso „ —il vecchio, il tradizionale, l’ospitale albergo della popolare Via Corsoa era il proferito a Napoli dalla buona borghesia del Molise. Esso accoglieva l’esausto viaggiatore con una intimità che gli ricordava quasi le pareti domestiche, e lo trattava bone, con tutti i riguardi, a buon mercato. Malgrado i lunghi intervalli di anni, o talora di parecchi anni, vi si riceveva l’impressiono di esservi riconosciuti come per lunga consuetudine, dal padrone e dai camerieri. L’uso inveterato di prenotare (per lettera o per mezzo d’un amico) la camera o semplicemente il letto, metteva il personale in gi’ado di assumere informazioni del prossimo ospito da’ comprovinciali presenti, e di apparire edotti delle sue faccende, delle sue condizioni, de’ suoi gusti, come se si trattasse di un vecchio amico. Ciò soddisfaceva la vanità bonaria del nuovo arrivato, che al ritorno poi divulgava fra i parenti e gli amici i riguardi, le deferenze, le attenzioni ricevute nel “ Cappello Rosso e l'albergo prosperava nella vecchia sti'ada che non conosce il sole, nella vecchia arteria l’omorosa della lavorazione delle scatole e delle cesto. E la rapidità de’ viaggi ? Un esempio basterà por tutti. Nel 1859 il nostro illustre Ramaglia, chiamato d’ urgenza da Napoli a Lecce al capezzale di Ferdinando 11, impiegò cinque giorni a compiere in fretta il tragitto. Cinque giorni : si trattava della salute del Re, ed ora un medico di Corte che viaggiava con vetture e cavalli delle RR. Scuderie ! (439) Oggi lo stesso viaggio si fa