Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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quanto occorreva per l’alimentaziono, gli indumenti e le più minute esigenze della vita materiale. Sebbene ciò fosse determinato dalla stretta necessità, data l'inesistenza o quasi d’industrie d’ ogni genere o dato il commercio allora appena rudimentale , conferiva nondimeno un grande prestigio al casato ;ed il dire Èun signore che non ha bisogno di uscir di casa costituiva il più alto attestato della comune ammirazione. Addurremo alcuni esempli più comuni. La manipolazione del pane era un’occupazione per lo più bisettimanale, a cui prendevano parte anche le signorine, per impratichirsi in questo compito precipuo della perfetta massaia. Ogni casa d’ un certo conto aveva il proprio forno, dovuto ad un impulso di reazione contro il vecchio “ {ematico „ che prima del 1806 pareva forse il più gravoso diritto proibitivo in favore del titolare feudale. Como la feudalità fu abolita, i migliori della borghesia andarono superbi d’aver un forno in casa. Il pane veniva, forse, a costare di più; ma il buon mercato della legna dispensava dal raffinare i conti. L’uso dei forni particolari si andò poi generalizzando nelle famiglio por ispirilo d’imitazione odi rivalità; ed in tal guisa , cho oggi in taluni piccoli comuni della nostra provincia malgrado il costo del combustibile, non vi è ancora un sol forno pubblico, nè potrebbe sussistere per difetto di clientela. L’ estrazione dell’ olio si operava egualmente nell’ àmbito della casa, immergendo le drupe nell’acqua bollente, cosi corno era costumo di Crocia o dì Roma. I torchi a mano sono roba venuta fra noi poco prima o poco dopo il 1860; posteriori quelli idraulici, recentissimi i torchi azionati dall’ elettricità. Gli indumenti personali del pari lavorati in casa. Donne a giornata filavano o tessevano la lana o il lino per uso di biancheria domestica e pel corredo dello future spose ; ed erano stoffe , so non d’ impeccabile eleganza, certo di solida struttura , senza intrugli nella compagine , o tali da sfidar 1’ uso più assiduo nel corso di due ed anche tre generazioni. Lo scarpe e gli abiti giornalieri eseguiti da calzolai o sartori a giornata bonchè esposti ad nn maggior logorio, duravano anni parecchi: del che, naturalmente, si menava gran vanto. Nei nostri paesi , allora, la moda faceva capolino a lunghi periodi di tempo : non mutava, come ora, con vicenda quasi quotidiana, nè s' imponeva da tiranna inesorabile, nè contristava i padri famiglia eoi capricci, lo stravaganze ed il dispendio gravoso che supera talvolta le disponibilità del bilancio. Alla cucina, come in genere a tutte le mansioni casalinghe , prendevano parto attivissima le signorino di casa, che l’alba trovava già deste. Esso dovevano addestrarsi con molta serietà nell’arto gastronomica, IL pasto quotidiano, oggi, è sommario e frettoloso, così a ragione dei nuovi aspetti della vita, come per 1’ infiacchimento fisico dell’organismo.