Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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spendto dell’erario, un ordino del Re prescriveva ai frati mendicanti di insegnar l’abbaco ai ragazzi nei propri conventi, col sottinteso di corrispettivo di quanto i frati stessi traevano dalle popolazioni mercè Io questue. Ma la misura (che non difettava d' una tal quale genialità e pareva anzi dettata da una fine arguzia) non diede i risultati che se ne attendevano; giacché, per fortuna, non in tutti i Comuni v’ era un convento, o dove c era, la distanza dall’abitato ostacolava la frequenza degli alunni, e di conseguenza la continuità ed il profitto negli studi (444). L’inconvenionte fu segnalato al governo, ma il governo non se ne diè per inteso. Venuti i napoloonidi le vicende dell’ istruzione pubblica migliorarono di molto. Il regime francese, peraltro, provvide in prevalenza all’ istruzione media e superiore, che dovevano fornire professionisti e funzionari allo Stato. Furono infatti istituiti ginnasi, licei e collegi in tutto lo provincia enti che bisognò rispettare dopo la Restaurazione del 1815. E da siffatto movimento rigeneratore trasse origine il R. Collegio Sannitico di Campobasso, che fece divergere la gioventù laica dai Seminari diocesali, por accoglierla nel proprio seno ed avviarla agli studi superiori con uniformità d’indirizzo. L’istruzione elementare rimase, può dirsi, esclusivamente all’iniziativa privata, poiché la legge non ne faceva, obbligo tassativo ai Comuni, e questi sia per spirito retrogrado, sia per taccagneria si astenevano dal provvedere. In siffatto condizioni si giunse al 1860. Il governo italiano , intento all’ assetto amministrativo, finanziario e militare dello Stato , non potè accudire alla scuola elementare con quella solerzia che pur sarebbe stata desiderabile. Ed invero, nel 1869, nella nostra provincia formata da 134 Comuni, non vi erano che 282 insegnanti d’ambo i sessi, vale a dire due in media por Comune {uno per ogni 1300 abitanti) ; e di essi soltanto 106 forniti di regolare diploma d’abilitazione (445) ! Cinque anni dopo, nel 1874, si noveravano 317 classi elementari, con una spesa complessiva di L. 173,000; e nel 1881 insegnanti 410, dei quali solo 40 sprovvisti di titoli regolamentari. Oggi, a distanza di mezzo secolo dall’unificazione della patria, gli insegnanti sono aumentati nonché di numero di valore didattico. Tutta la provincia conta 657 classi elementari d’ ambo i sessi, dirotto da 316 maestri o 341 maestre , con una popolazione scolastica d 1 ambo i sessi (al 1° gennaio 1912) di 28.054 iscritti, ripartiti per Circondario nel seguente modo; Campobasso 8.672; Isemia 10.620; Larino 8.762. Una media, cioè, di circa 5 insegnanti per Comune ed uno per ogni 593 abitanti. La popolazione scolastica assegna la media di 209 scolari per Comune, e rappresenta il 7,19 °[ o della popolazione generale. Il Circondario di Campobasso ha una media popolazione scolastica di 206 ragazzi por Comune, vai quanto diro il 6,71 o p, dell’intera popolazione; il Circondario d’isernia di 186 oil 7,42 °( 0 ; il Circondario di Larino di 250 oil 7,43 donde si rileva cho il primo ha bisogno di maggiori curo da parte delle autorità scolastiche.