Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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erano contrassegnate due stazioni coi nomi di “ Ad Pyrutn „ e “ Ad Canales „ attribuite allo località di vari comuni moderni (Campolieto. Cucito. Castropignano occ.) dai cultori di archeologia e memorie antiche, nostrani e forestieri, come sì rileva distintamente nei successivi volumi. Sembra però verosimile che siffatto tracciato superasse il Biferno sull’antico ponto di Limosano. £ & * Resterebbe a dimostrare l’esistenza di un tratto stradale da Boiano a Carpinone: tratto di cui non sopravvivo alcun documento archeologico; senonchò chi potrebbe dubitare che dovesse esservi ? La breve distanza fra i due centri, ed il fatto che Boiano ed Isernia orano fra le più copicue città dol Sannio Pontro, sono tali elementi da rimuovere ogni dubbiezza. £ £ £ Isernia intermedia fra Venafro e Carpinone sulla Via Latina, come innanzi si è detto era inoltre collegata con Alfedena (capitale del Sannio Caraceno) mediante la Via Numicia, la quale—lo attesta Oraziouniva appunto Alfedena con Corfinio (sulla via Valeria) traversando nel percorso Soimona ed Avezzano (25). * * * Da Isernia si raggiungeva la Via Appia (la “ Regina Viarum „ dì Stazio) con due arterio stradali importanti. La prima, rappresentata dalla Via Latina con battute a Vonafro, alla stazione “ Ad Flexum „ a Teano ed a Capua. La seconda dalla via che per Gapriati, Alife, Sepino e Morcone aveva termine a Benevento, dove la Via Appia finiva ed aveva inizio la Via Traiana che menava a Brindisi. * Questa viabilità romana (e forse in parte Sabellica nelle prime origini) andò distrutta nei cupi esordi del medio evo, probabilmente più a cagione dei cataclismi che delle incursioni dei barbari. Col successivo rinnovamento dei costumi sociali e per le progressive necessità del consorzio umano, essa venne in qualche modo non diciamo ripristinata, ma sostituita dalle mulattiere che preludiarono ai Trattori. I Trattori, queste maestose vie carovaniere larghe 60 passi (per disposizione governativa dol 1549) devono la propria conservazione a benefiche leggi proibitive, che conferirono ad essi un carattere sacro d’intangibilità. É intuitivo come i Trattori rendessero relativamente agevoli le corno-