Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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cancellandone in poco tempo le faticose e secolari conquiste sulla natura bruta? (19) Numerose, senza dubbio, dovevano essere le arterie stradali che percorrevano il Sannio, e più numerose ancora doverono renderle i Romani al tempo della conquista e dopo, per dislocare le grosse masse col seguito imponente ed ingombrante delle sussistenze. Raccoglieremo, qui, in un sol corpo, tutte le notizie che abbiamo potuto rintracciare sull’ interessante argomento. * * Nota è, in primo luogo, la via Latina. Essa da Roma menava a Cassino, e fino a poco tempo fa si riteneva che a Cassino sì biforcasse. Da studi più recenti risulta, invece, che ii bivio era nella stazione “ ad Flexum „ della tavola Peutingeriana (30) ; staziono identificata nel comune di S. Pietro Infine (Caserta) : donde con un ramo di 13 miglia andava a Teano sulla via Appia, ed un ramo di 16 miglia menava a Venafro. lì Lucenteforte, alla stregua di un cippo miliario da lui rinvenuto (dell'anno 627 di Roma), ha potuto convalidare siffatta übicazione del biforcamento (21). Anteriormente alla convalidazione suddetta, quattro cippi miliari testimoniavano già l’esistenza remota del tracciato S. Pietro Infine-Venafro-Monteroduni-Carpinone : uno recante incisa la lettera C (cento) nel luogo che perciò fu detto “ Centesimo o Centismo „, un secondo presso S. Maria Oliveto (agro di Pozzilli) con l’ indicazione del miglio CVf, un terzo nell’agro di Monteroduni col numero CX, e 1' ultimo in marmo di forma conica presso Carpinone con la designazione del miglio CXVIII. * # * Non meno importante della precedente era la via Frentano-Traiana, descritta da Strabone nell’ itinerario deH’imperatore Antonino Pio (138161 d. 0.), e chiarita da un’iscrizione che si legge nel Muratori (22). Essa aveva origine da Ateruo (dove, cioè, la via Valeria, già Claudia s’innestava alla via litoranea Flaminia-Salaria), e per Hadriam (Atri), Angolura (città S. Angelo), Ortona, Anxanum (Lanciano), Buca (23), Histonius (Vasto) ed Uscosio (24) conduceva ad Arenio (Larino); e poscia da Larino proseguiva per Teano Appaio (S. Paolo Civitate) dopo aver attraversato il Fortore. * * La Frentano-Traiana non poteva avere quale unico obbiettivo quello di col legare la metropoli frentana con Turbe. Una congiungento più breve doveva esistere fra Larino e Roma, ed esisteva di fatto. La Tavola Peutingeriana presentava il tracciato Larino-Cerìone-Boiano, lungo il quale