Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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Questi tre trattari, in agro di Serracapriola diventano uno solo, il quale passa il Fortore sul Ponte Longo di Civitate ; ponte mentovato nell’ itinerario Antouiniano, poiché su di esso scorreva la via TraianoFrentana. Il ponte di Civitate fu celebre in ogni tempo per l’enorme importanza del traffico che si svolgeva sui suo dorso diciotto volte secolare. Noi 1735 era ridotto in condizioni miserrime, e mons. Trìa che certamente dovè transitarvi ne lasciò una descrizione impressionante, dove fra l’altre è detto che il ponte era “ tessuto di legna e frasche, che rende “ spavento a chi è necessitato a passare per esso, si per la mal tessi“ tura, si per l’altezza, da cui si rimira l’acqua del fiume Fortore „ (27). Tale sconcio venne eliminato verso la fine del secolo XVIII, allorché, abbattuta la vecchia e pericolosa carcassa di legno che aveva sostituita la costruzione imperiale, fu ricostruito in pietra ed a sette archi. Esso ponte fu sempre tramite propizio al contrabbando, il quale nei primordi del secolo scorso era pervenuto a tale intensità da assumere le proporzioni di un commercio in regola. Il che deciso il governo napoleooide al R. D. 25 luglio 1807, col quale veniva istituita sul posto una “ officina o sbarra di revisione „ per reprimere specialmente Tintroduzione in frode di merci e derrate straniere che evitavano Manfredonia, la più rigorosa e redditiva dogana adriatica del Reame. jf! 11 Tratture da Pietra Canale (Chieti) a Ponte Rotto (Foggia) entra nella nostra provincia dall’agro di Montefalcone, che separa da quelli di Montemitro e S. Felice. Attraversa poi i tenimenti di Acquaviva e Palata, passa il Biferno a valle del ponte Biscione, penetra nell’agro di Larino, volge ad Ururi, risale gli agri di Roteilo e S- Croce di Magliano, e in quello di S. Giuliano, varca il Fortore. Dal Trigno al Fortore questo Tratture misura la lunghezza di oltre 52 km. & Il Tratture dal lago di Celano (Chieti) a Foggia s’immette nel Molise in agro di S. Pietro Avellana, e rasentatone l'abitato si svolge pei territori di Vastogirardi, Carovilli, Agnono, Pescolanciano, Pìetrabbondante, Salcito ; distacca l’agro di Trivento da quelli di Salcito e S. Biase, ed analogamente l’agro di Lucito da quello di Castelbottaccio e scendo al Biferno. Valicato il fiume a valle del ponte Morgia Schiavone, risale il territorio di Morrone, costeggia i'abitato di Ripabottoni, passa nell’agro di S. Elia, divide l’agro di Bonefro da quello di S. Giuliano, e nel tenimento di quest’ultimo comune si congiunge col Tratture di Pietra Canale. Preesisteva nel 1549, e dalle rive del Sangro a quelle del Fortore misura non meuo di 90 km. di lunghezza,