Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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sfc Sf- * 111. —La strada degli Abbruzzi è un* altra dello grandi arterie del1' antico Reame, le quali attestano la genialità e 1’ efficienza innovatrice del fondatore della monarchia borbonica. Napoli era già allacciata a Gaserta ed a Capua, e fino a Capua il Re e la Corte potevano andare in carrozza allorché si recavano alla Tenuta di Torcine ; ma da Capua a Yenafro occorreva transitare per vie mulattiere, che procuravano gravi fastidi a tutti, nonché alterazioni inevitabili e talora addirittura strappi scandalosi (per cosi dire !) alla complicata etichetta dei viaggi reali. Ad eliminare siffatti inconvenienti, Carlo 111 ordinò la costruzione della Capua-Caianiello-Venafro. Venafro, più tardi, venne collegata con Isernia, e più tardi ancora Isernia con Castel di Sangro. Si ebbe, così, un’arteria stradale che allacciava la capitale agli Abbruzzi. La strada degli Abbruzzi lunga km. 70,143 si divideva un tempo in due tronchi. R primo della lunghezza di km. 29,656 dal Quadrivio dì Caianiello al ponto a 25 archi sul Volturno, aperto all’esercizio nel 1836 e collegante le due sponde molisane di Montaquila e Monteroduni. Il secondo della lunghezza di km. 40,487 dallo stesso ponte al ponte Titolo Giove (confine delle provinole di Campobasso ed Aquila) passando per Isernia e Rionero. Dal titolo Giove la strada prosegue nell'Abbruzzo, fino ai ponte delle Pecore o della Zittola, da cui prende nome il Tratture che va a Lucerà. Dall’estremità meridionale dell’agro di Sesto (ponte della Caprareccia) al Titolo Giovo, la strada degli Abbruzzi ha uno svolgimento di circa 62 km. in territorio molisano. Attualmente è detta provinciale Venafrana dal ponte. Caprareccia all’abitato dTsernia per la lunghezza di km. 35,275; mentre da Isernia al Titolo Giove (por km. 26,725) resta nazionale, ed insieme col tratto Cantalnpo-Isernia dell’antica Strada dei Pentri, va sotto la denominazione di nazionale dell’Appennino Abbruzzese, o N. 45. £ # IV. La strada dei Pentii venne così chiamata perchè si svolge nel territorio che fu dei Sanniti Pentri. Essa ha inizio dal Quadrivio di Monteverde, in opposizione all’Appulo-Sanuitica, e termina al ponte di S. Leonardo presso Isernia. Nel suo percorso di km. 44,623 attraversa soltanto gli abitati di Vinchiaturo e Boiauo. Attualmente, per la lunghezza di km. 24,257 da Cantalupo ad Isernia fa parte della nazionale deH’Appennino Abbruzzese, e per km. 20,366 dall’origine sino a Gautaiupo è provinciale col nome di Pentrica. Da Vinchiaturo, in direzione di S. Giuliano, per una lunghezza di km. 2,223 la Strada dei Pentri s’identifica con la Consolare Sannitica.