La critica e l'arte di Leonardo da Vinci

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LA TRADIZIONE CRITICA SULL’ARTE DI LEONARDO 139

Grecia o alle belle donne dell’antico mondo e vedrete come esse resteran turbate da cotesta bellezza ove l’amma è passata con tutte le sue malattie! Tutti 1 pensieri e le esperienze del mondo la segnarono e la modellarono per quanto avean potere di raffinare e rendere espressiva l’esterior forma: l’animalismo della Grecia, la sensualità di Roma, il misticismo del medio evo con la sua ambizione spirituale e i suoi amori imaginativi, il ritorno del mondo pagano, i peccati dei Borgia. Ella è più vetusta delle rocce fra le quali è seduta; simile al vampiro, morì più volte e conobbe i segreti della tomba; fu abitatrice di mari profondi e ne raccolse le luci declinanti; e trafficò strani tessuti coi mercatanti d'Oriente; e come Leda fu madre di Elena e come Sant Anna fu madre di Maria; e tutto fu per lei come suono di flauti e di lire, e solamente ha vita nella delicatezza onde i mutevoli lineamenti si improntarono ed ebber colore le palpebre e le mani. La figurazione di una vita che colga tutt’insieme migliaia di esperienze è essa stessa una esperienza antica; e la filosofia modema ha concepito l’idea dell'umanità come riassumente in sè tutti i modi di vita e di pensiero. Così certamente, Madonna Lisa potrebbe esser considerata come forma della figurazione antica, come simbolo dell’idea moderna ».

Fra gli scrittori recenti, Gabriel Séailles (1) raggiunge la sintesi della personalità psicologica di Leonardo e riesce a comporne anzi che a scinderne gli elementi.

La preparazione dello scrittore è più letteraria e scienti-

fca che artistica, eppure la sua visione della realtà dei fatti è

(|) GagrieL Sfances, Léonard de Vinci. L'artiste et le savant. Essai de biographie psychologique. Paris, 1892, pag. 213, 483, 499, 508, 475.