La critica e l'arte di Leonardo da Vinci

160 PARTE SECONDA

zioni tradizionali, più che sufficienti d'altronde per conoscere la personalità artistica di Leonardo. Certo, il Morelli per intendere il problema dell’autenticità delle opere attribuite a Leonardo, dovette bene intuire nel suo complesso la personalità dell'artista, ma, in omaggio al suo noto sistema, non diede a quella sua intuizione una forma critica, non la espresse.

Il controllo delle opinioni morelliane, l’analisi dei rapporti fra disegni e opere, fra opere e notizie letterarie o archivistiche, e il commento dei manoscritti vinciani, infine le ricerche biografiche, hanno occupato i numerosi studiosi che nell’ultimo trentennio hanno scritto di Leonardo artista, in modo così assorbente da non lascia: loro la possibilità di trattare il problema della critica dell’arte sua con la medesima competenza con la quale essi hanno trattato di notizie erudite e di raffronti stilistici. E non è il caso di spiegar le ragioni di tale fenomeno, che ha avuto luogo, come è noto, in tutti i campi dell’arte.

Comunque, sta di fatto che la critica dell’arte di Leonardo non ha ricevuto manifestazioni notevoli se non negli scritti che furon citati più sopra. Certo, se oggi ci si trova in condizioni relativamente facili per conoscere tutte le notizie che riguardano Leonardo e l’arte sua, tutte le opere sue e tutte le ragioni per cui ogni quadro attribuitogli può o non può essere suo, e tutte le opere anteriori, contemporanee o posteriori che possano avere un qualunque rapporto con lui: tutto ciò si deve propmo a questi studiosi, cui la mia riconoscenza non sarà mai sufficiente (1). Ma poichè il compito prefissomi riguarda esclusivamente il problema centrale della critica dell’arte di Leo-

{1) Desidero di esprimere in particolar modo la mia riconoscenza alla « Raccolta Vinciana » redatta dal Dr. Verga, che orienta sui problemi leonardeschi in un modo così obiettivo e preciso da fare desiderare che sia

imitata per altri artisti italiani.