La critica e l'arte di Leonardo da Vinci

LA TRADIZIONE CRITICA SULL’ARTE DI LEONARDO 159

comprenderlo. E a ragione egli addita il pericolo della logica quale ingrediente dell’arte. « La logica è stata la rovina della massima parte delle più ambiziose e delle più intellettuali tendenze artistiche degli ultimi otto secoli, dall’architettura gotica alla pittura cubistica ». E già è stato ammesso il pericolo intellettualistico insito in Leonardo stesso, pericolo che diviene palese ne’ suoi seguaci. Ma perchè egli dovrebbe essere considerato come il gran corruttore? Forse che ogni uomo di genio non è in arte un corruttore, in quanto la sua personalità prepotente uccide le piccole personalità in contatto con lui? Già, Leonardo stesso lo sapeva : solo la personalità conta nella storia dell’arte.

Perciò lo scritto del Berenson ha un innegabile valore di reazione, e, come ogni reazione, è unilaterale : il soggetto, Leonardo, gli diviene fra le mani un’arma coniro certi pericoli dell'età nostra. Ma, al di là della reazione, si trova soltanto un gusto personale, che può essere ottimo per un artista, ma che non è criticamente giustificato : l’avversione cioè all’espressione psicologica dell’indefinibile e al chiaroscuro come aspetto dell’arte.

* E

Poichè il Cavalcaselle non si occupò di Leonardo, se non incidentalmente, toccò a Giovanni Morelli (1) di gettare le basi della critica stilistica relativa a Leonardo, di rilevare la falsità di numerose attribuzioni di opere, e di permettere a pubblico e studiosi di avere una relativa certezza sull’autenticità delle opere da studiare per conoscere il maestro. Poche pitture e molti disegni hanno resistito al crollo delle attribu-

(I) Le opere dei maestri italiani nelle gallerie di Monaco, Dresda e Berlino. Bologna, 1886. Della Pittura Italiana. Le Gallerie Borghese e Doria Pamphili in Roma, Milano, 1897.