Bibliografia Vichiana II

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GIULINI - BIANCHETTI - TOBLINI

Vico, fu mio zio Rinaldo Giulini, che morì di ventitré anni nel 1837. Episodio significativo che già conoscevo per tradizione domestica, ma che una lettera del tempo mi conferma : gli ultimi giorni della sua vita, nel farnetico della febbre (morì di tifo), il Giulini non cessò un istante dal polemizzare a gran voce contro utilitaristi e sensisti, e solo citando le degnità della Scienza nuova pareva trovare tranquillità e contento ». 5. G. Bianchetti, A. Rivato e altri. - Tra il 1830 e il 1840 usavano taluni studiosi dimoranti a Verona radunarsi una volta al mese nella casa ospitale del conte Giovan Girolamo Orti-Manara, che, per qualche tempo, fu anche podestà della città, e per la cui morte, accaduta nel 1858, come per quella d’un austriacantissimo, TAleardi compose un’invettiva atroce. Cosa allora non solita, quelle « conversazioni » ebbero, come si direbbe oggi, un loro organo nel periodico II Poligrafo, stampato dalla tipografia poligrafica veronese di G. Antonelli e recante il sottotitolo : « Giornale di scienze, lettere ed arti e commentario delle conversazioni scientifico-letterarie che si riuniscono mensilmente nella casa del direttore nob. cavaliere Giovanni Orti ». E che in esse si discutesse anche del Vico appare da quattro articoli di quel periodico : tre inseriti rispettivamente alle pagine 3-30, 182-203 e 373-93 del volume XII del 1832 ; il quarto alle pagine 37-42 del volume II del 1836. 11 primo s’intitola Alcuni studi filosofici, e fu scritto da quel Giuseppe Bianchetti che s’è mentovato sopra (p. 422), e del quale è qui il luogo di aggiungere che, critico e filosofo trevigiano, nonché autore di due romanzi (inseriti anch’essi nel Poligrafo), morì nel 1872 senatore del Regno. 11 quale Bianchetti discorse del Nostro anche in queste altre sue opere : Dello scrittore italiano (Treviso, 1836), p. 24, e ristampe di Milano, 1844, p. 24, e di Firenze, Lemonnier, 1855, p. 20 ; Lettera a G. P. Vieusseux sopra lo scrivere in Italia, in « Alcune lettere di G. B. > (Treviso, 1836), p. 29, e ristampe milanese del 1844, p. 304, e fiorentina del 1855, p. 179 ; Alcuni articoli di critica (Treviso, 1837). pp. 51, 106 e 194 sgg. ; Degli uomini di lettere (Treviso, 1839), pp. 73, 344, 847, e ristampa fiorentina del 1855, pp. 230, 399, 401. Si può sorvolare sugli accenni al Vico che s’incontrano così nel secondo articolo, Sulla restaurazione delle scienze sociali in Italia, dovuto a « G. T. », cioè verisimilmente a Giacinto Toblini, matematico veronese e insegnante nel liceo, parimente veronese, di Santa Anastasia, come nel terzo, esibente a sua volta una recensione anonima delle Iscrizioni italiane di Ferdinando Malvica (Palermo, 1830). Per contrario, è da dare rilievo al quarto articolo, vale a dire a una recensione, anch’essa anonima, della