Bibliografia Vichiana II

ANONIMO - BOZZELLI - G. RICCI

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l'altra dei ricorsi e il porre quali « principi dell’umanità delle nazioni s religioni, matrimoni e sepolture {Opp., IV, capovv. 330-37). 4 F. P. Bozzelli. —Un efficacia diretta dell’estetica vichiana su quella di Francesco Paolo Bozzelli da Manfredonia (17861864) ministro dell’lnterno a Napoli dopo il 15 maggio 1848 e ritenuto, con non poca ingiustizia, dai liberali napoletani transfuga e traditore - è parso vedere a Francesco Zarella. Lo Zarella cita al riguardo passi dell’articolo Sulla filosofia dell 9 estetica, pubblicato nel Progresso del 1838, dei Cenni estetici sulle origini e sulle ricende della poesia ebraica , inseriti nella Rivista napoletana del 1842, e del libro Dell 1 imitazione tragica presso gli antichi e presso i moderni , edito primamente a Lugano nel 1838, poi, con aggiunte, a Napoli nel 1850 e per ultimo a Firenze nel 1861, presso il Lemonnier. Ma, a dire il vero, nessuna efficacia effettiva poteva esercitare l’idealista e antillettualista Vico su chi, come il Bozzelli, e soprattutto in estetica, era restato Erettamente attaccato al sensismo e intellettualismo del secolo decimottavo. Piuttosto, se qualche reminiscenza vichiana si vuole scorgere nell’autore de\V Imitazione tragica, è da tenere presente la tesi svolta in un inedito trattato lavorato da lui a Parigi nel 1830 col titolo De Vinfiuence des lois sur les moeurs et des mceurs sur les lois e il cui manoscritto è posseduto dal Croce. Tesi che è questa : « qu’ il n’y a pas de moeurs possibles, lorsque les lois, se plagant en dehors de l’action des facultés et des besoins de l’homme, négligent de les suivre dans leurs développements pour les améliorer dans toute leur étendue ; et qu’il n’y a pas de lois possibles, lorsque les moeurs, s’égarant au milieu d’inclinations factices et aveugles, ne s’élèvent d’ elles mèmes d’après l’étude de l’homme et de la nature, pour obliger les lois, par le seni effet de leur influence morale, à remplir sans détours et sans hypocrisie le but suprème de leur institution dans la société ». Dello Zarella v. Il pensiero filosofico di F. P. Bozzelli e il suo valore storico (Napoli - Città di Castello, Perrella, 1936, estratto da Logos). Sul Bozzelli cfr. Gentile, Dal Genovesi al Galluppi , pp. 172-95, e segnatamente Croce, Un costituzionalista del 1820: F. P. Bozzelli , in Una famiglia di patrioti citata, pp. 129-45. 5. G. Ricci, G. B. Aiello, N. Corcia, A. Vervessis. Un notevole articolo di filosofia fu inserito nel Progresso del 1839 (volume XXIV, pp. 161-80) da Giacomo Ricci, che non manca di citare il Vico là dove scrive (p. 175) che la storia non ha bisogno della filosofia della storia per ricevere in sé la filosofia; sorride dell’* onorato incarico », che Si voleva dare alla filosofia della storia, di « annunciare al mondo i destini dell’umanità »; e soggiunge che uno storico, il quale narri schiettamente, non opera diversamente dal filosofo-storico, « sebbene