Bibliografia Vichiana II

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G. RICCI - AIELLO - CORCIA - VERVESSIS - TRINCHERÀ - CASTAGNA

questi dica con parole quel che Taltro tacendo dice del pari ». Un cenno meritano inoltre Giambattista Aiello e, una volta ancora, Nicola Corcia. L’ Aiello, per lo spirito vicinano che anima un suo articolo sulla storia inserito nel Progresso (volume XXVI, pp. 243-63). Il Corcia non solo per l’introduzione alla sua versione del De uno (v. sopra p. 26), ma anche per un articolo pubblicato nell’annata 1840 del medesimo Progresso (volume XXXVIII) e del quale è da vedere in particolar modo la pagina 242. Vi si affermano vichianamente identici il problema della filosofia e quello della storia, in quanto 1’ una e 1’ altra ricercano l’origine e il fine delle cose umane : la prima nella coscienza dell’uomo, la seconda in quella di tutta l’umanità. Vicheggiava infine un altro collaboratore del Progresso, cioè Achille Vervessis, quando nell’annata 1840 (volume XXXIX, pp. 227-35) richiamava l’attenzione sulla fragilità o nullità della distinzione tra la storia narrativa e quella filosofica, essendo impossibile narrare senza intendere le vere cagioni e i veri fini delle mutazioni pratiche e degli ordinamenti civili, ossia senza filosofare, e quindi avere cognizione delle scienze politiche, sociali e spirituali. Cfr. Croce, Storiografia italiana nel secolo decimonono, I, 38-39 e 41. 4. F. Trincherà, P. Castagna, Anonimo, L. La Vista. Tutt’altro che filosofo fu, a dire il vero, Francesco Trincherà da Ostuni (1810-74), divenuto poi, al ritorno dall’esilio, soprintendente degli archivi napoletani. A ogni modo, bisogna ricordarlo qui per un parallelo tra il Bossuet e Vico, inserito nel fascicolo del giugno 1840, pp. 171-72, delle Ore solitarie. Ben più profonda conoscenza della Scienza nuova mostrano gli spunti vichiani che s’avvertono di continuo negl’importanti articoli e recensioni che l’abruzzese Pasquale Castagna, specie nel 1842, andò inserendo nel Progresso : per esempio, il considerare cronache e poesie popolari « archivi del popolo, tesoro della sua scienza, della sua religione, della teogonia e cosmogonia sua » (voi. XXXI, p. 156) ; 1’ auspicare una perfetta fusione della storia civile con quella letteraria ( ibid p. 274) ; persino il teorizzare la storiografia come indissolubile dalla vita (ibid., pp. 274'-86) : e così via. Tutto quindi fa presumere egualmente importante uno studio sul Vico e la poesia, pubblicato dal Castagna nel giornale letterario napoletano