Bibliografia Vichiana II

lettere al Renan sono pubblicate nei Carteggio , edizione D’Ancona, li, 258 e 29ó. Circa ìa posizione mentale deli’Amari, Croce, Storiografia italiana nel secolo decimonono, I, 42 ; 11, 30 e 33. 8. Un gesuita vichiano : il padre Bresciani. —Un gesuita cartesiano è parso una tale contraddizione in termini da fare additare quale caso più unico che raro quello del padre Claudio Buffier (v. sopra p. 171). Ma ancora più singolare dovrebbe sembrare il caso d'un gesuita vichiano, specie se codesto gesuita sia il padre Antonio Bresciani da Ala (1798-1862), quintessenza del reazionarismo cattolico determinatosi dopo il 1848. Eppure chi sfogli il suo libro Dei costumi dell’isola di Sardegna comparati cogli antichissimi dei popoli orientali un libro pubblicato primamente nel 1850 a Napoli presso la Civiltà cattolica (che a Napoli appunto, prima di trasferirsi a Roma, iniziò le sue pubblicazioni) e ristampato a Milano, presso il Muggiani, nel 1874 s’avvede che, nel risalire alle origini dei vari costumi, soprattutto funerari e religiosi, di quell’isola, l’autore non solo dichiara esplicitamente di servirsi della Scienza nuova , che cita moltissime volte, ma, unendo col detto il fatto, riassume e accetta dall’opera vichiana le principali ipotesi storiche: ferramento ferino ; i giganti ; l’origine affatto umana del mito di Giove e, per esso, del sentimento religioso ; le lingue mute e la formazione affatto spontanea del linguaggio parlato (cfr. specialmente nella prima edizione voi. 11, pp. 159 sgg.) ; e, insomma, l’una dopo l’altra, tutte quelle dottrine che, da un lato, il Finetti e gli altri critici settecenteschi della Scienza nuova e, dall’altro, i razionalisti ottocenteschi trovavano irreligiose o, quanto meno, non conformi alle dottrine cattoliche. Ben si scorge che, conoscitore espertissimo di lingua, il Bresciani non era egualmente ferrato nella storia della fortuna del Nostro. Vero è altresì che nel 1850 s’era ormai consolidato in parecchi ambienti cattolici il mito d’una filosofìa vichiana perfettamente conforme ai dogmi di Santa Romana Chiesa. 9. Bricciche. A compiere l’elenco dei cultori di studi storici che, lungo il periodo che c’interessa, consacrarono qualche loro fatica al Vico o ne fecero menzione in qualche loro scritto, giovano i ragguagli che seguono : a) Filippo Volpicella da Napoli (1803-81), negli Annali civili delle Due Sicilie del 1836 (fascicolo 22), pubblicò uno studio dal titolo Di tre storie napoletane scritte in latino , prima delle quali è la Principum neapolitanorum coniuratio o De partenopea coniuratione , che, come s’è visto (p. 81), in quell’ anno appunto venne edita per la prima volta. Su lui cfr. F. Nicolini, Nicc. Nicolini citato, p. 269. b) Col titolo Archeologia biblica e il sottotitolo Proposta di rendere intelligibile la « Scienza nuova » mediante varie prolusioni , avvertenze , ecc. un anonimo napoletano cominciò a pubblicare nel Giornale delle Due

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M. AMARI - BRESCIANI - VOLPICELLA - ANONIMO