Bibliografia Vichiana II

in una lettera viennese di Stefano Jacini a Giuseppe Piola del 23 decembre 1845 pubblicata da Stefano Jacini iuniore nella rivista La Lombardia nel Risorgimento italiano, anno XIII, fascicolo del gennaio 1930, pp. 20-22 (cf. anche p. 23). Per ultimo, un tentativo di far penetrare quanto meno il nome del Vico nelle scuole elementari venne compiuto da quel copioso e, sino a mezzo secolo fa, popolarissimo « scrittore per ragazzi » che fu Pietro Thouar da Firenze (1809-61). Vedere, di lui, Del fine dello studio ed un esempio dato ai giovani da G. B. Vico, inserito negli Scritti per fanciulli, annessi al periodico fiorentino Letture di famiglia, volume 111 (marzo 1857), pp. 521-26. 2. Di taluni scritti hio-iconografici. —La voga di cui godeva il Vico suggerì a più d’uno, editore o scrittore che fosse, o d’inserire in sillogi bio-iconografiche ritratti più o meno brutti di lui accompagnati da cenni biografici, che non valgono certo più di quelli pubblicati, lungo il periodo precedente, nelle Biografie del Martuscelli (v. sopra p. 471), ovvero di esibire in qualche rivista semplici cenni biografici più o meno magri e sempre compilatori. Un ritratto con gli anzidetti cenni cominciò col dare nel 1835 a Napoli lo stampatore Antonio Zezon nella Collezione biografica e litografica dei più illustri uomini d’ogni età e d’ogni nazione, dedicata al principe di Salerno, ossia don Leopoldo di Borbone (fratello del re Francesco I). Seguì a Napoli stessa la rivista intitolata Poliorama pittoresco, che, sin dalle prime annate (1836), pubblicava (pp. 341-42) un brutto ritratto con molto magri cenni biografici sottoscritti da un Liborio di Padova, che potrebbe essere anche uno pseudonimo. Tenne dietro Melchiorre Missioni, che, negli Elogi di cinquanta illustri italiani con ritratti in litografia, appose sotto quello del Nostro una lunghissima epigrafe encomiastica. Una biografia senza ritratto è negli Studi biografici di rinomati italiani di Giuseppe Bozoli (Milano, Guglielmini, 1843) ; e un’altra ancora, compilata da un P. E. Nicoli, vide la luce nelle rivista napoletana L’Omnibus, anno XIV (1846), pp. 29-30. Ben altro valore hanno taluni Documenti inediti riguardanti Vanno preciso della nascita e della morte di Giovanni Battista Vico, pubblicati alle pagine 35-36 d’un opuscolo, che stampato in Napoli nel 1846 dalla tipografia di Vincenzo Priggiobba, e scritto contro il libro Napoli e le sue vicinanze, eh’ era stato pubblicato in occasione del sopramentovato settimo congresso degli scienziati italiani reca il semplice titolo « Osservazioni di C. M. R. », cioè del noto erudito e soprintendente agli Archivi napoletani Camillo Minieri-Riccio (1813-1892). 11 quale, nel 1844, presso la medesima tipografia, aveva stampato talune Memorie storiche degli scrittori fioriti nel Regno di Napoli, ossia un dizionario biografico, nel quale non manca un cenno del Nostro (vedere l’esemplare, con aggiunte manoscritte dell’autore, donato da Tammaro de Marinis alla Società napoletana di storia patria). Giacché poi il discorso è caduto sul Minieri-Riccio, giova avvertire, in aggiunta ed emendamento a ciò che s e detto sopra, che nel Catalogo dei libri rari del sig. Camillo Minieri-Riccio, I (Napoli, A. Detken, 1864), p. 16, è ricordato un opuscolo di otto pagine in quarto contenente la lettera del Vico a Gerardo de Angelis del 26 decembre 1725.11 Minieri-Riccio asserisce che quell’opuscolo oggi introvabile, fu stampato in Napoli nel 1725 o 1726. Più probabile, tuttavia, che esso non fosse se non un estratto dalla Scelta miscellanea, che, come s’ è visto

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APPENDICE